E’ arrivata stasera l’ufficializzazione del nuovo commissario tecnico della nazionale di calcio Italiana. Come era nell’ aria da mesi e certo da diversi giorni, a guidare l’ Italia sarà Roberto Mancini.
Il tecnico oramai ex Zenit San Pietroburgo, verrà presentato martedì alle ore 12 al centro tecnico di Coverciano.
Mancini, nato a Jesi il 27 novembre 1964, è alla prima panchina di una rappresentativa nazionale.
Ha iniziato la sua carriera come primo allenatore nel 2001 sulla panchina della Fiorentina dove vince allì esordio la Coppa Italia. Ha proseguito alla Lazio, dove già era stato vice di Eriksson.
Al primo anno a Roma (2002-2003) raggiunge la qualificazione in Champions League e le semifinali di Coppa Italia e Coppa Uefa. L’anno dopo vince la sua seconda coppa Italia da allenatore contro la Juventus.
Il passaggio all’Inter, dove rimane per tre stagioni, gli permette di affermarsi a grandi livelli anche come mister. vince tre scudetti (uno assegnato a tavolino dopo le vicende di Calciopoli), due Coppe Italia e due Super Coppe italiane. Dopo un anno fermo sbarca in Inghilterra (2009), al Manchester City dello sceicco Mansour, subentrando a dicembre a Mark Hughes. Nel 2011 riporta dopo 35 anni un trofeo ai “Citizen”, vincendo l’FA CUP. La stagione dopo vince il campionato, il titolo mancava da 44 anni, In una lotta serratissima con i cugini dello United, terminata con un gol al 92′ di Aguero’ contro il QPR, nell’ ultima partita della stagione, porta il titolo agli “The Sky Blues”.
Dopo meno di quattro stagioni, Mancini lascia l’Inghiterra per la Turchia, dove allena per una stagione il Galatasary (secondo in campionato).
Poi il ritorno all’ Inter ora di Thohir, dove sostituisce Mazzarri, Due stagioni con un ottavo e quarto posto e il nuovo addio ai neroazzurri. Un anno fermo ancora per poi allenare nell’ ultima stagione lo Zenit, arrivando quinto nel campionato russo.
Poi il ritorno all’ Inter ora di Thohir, dove sostituisce Mazzarri, Due stagioni con un ottavo e quarto posto e il nuovo addio ai neroazzurri. Un anno fermo ancora per poi allenare nell’ ultima stagione lo Zenit, arrivando quinto nel campionato russo.
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