Si è chiusa una settimana nera per la Fiorentina, capace di raccogliere un solo punto nelle ultime tre partite. E l’Europa adesso si allontana..
La brutta sconfitta di Reggio Emilia ha chiuso una settimana veramente nera per la Fiorentina. Il misero bottino di un solo punto nelle ultime tre partite rischia di compromettere in maniera irrecuperabile la magnifica cavalcata che aveva riportato i Viola in zona Europa League. Dalle partite con Spal, Lazio e Sassuolo era lecito attendersi qualcosa di più, sul piano della prestazione e dei risultati. Adesso la corsa per un posto in Europa si fa veramente in salita, considerando anche che Domenica prossima il calendario vedrà la Fiorentina impegnata al Franchi con un Napoli lanciatissimo dopo la meritata vittoria di Torino.
BUONI PROPOSITI.. – Non è facile trovare un unico filo conduttore in grado di spiegare la brutta settimana Viola, questo perché si è trattato di tre partite molto diverse fra di loro. Con la Spal avevamo visto una buona Fiorentina incapace di fare bottino pieno solo per la scarsa precisione in fase realizzativa e per alcune buone parate del portiere Meret. Lo stesso Pioli si era mostrato sereno e soddisfatto nel post partita: “Ottima prestazione, avanti così”, era stato il senso delle sue parole. Due punti persi certamente, ma anche la sensazione positiva che questa squadra avrebbe potuto giocarsi le sue chance europee fino in fondo.
INFRASETTIMANALE PAZZO – La partita di Mercoledì, quella del Franchi con la Lazio di Simone Inzaghi, ha assunto fin dai primi minuti tratti surreali: le espulsioni di Sportiello e Murgia, il doppio vantaggio Viola, l’allontanamento dello stesso Inzaghi e il pareggio di Caceres arrivato nel recupero del primo tempo dopo un errore del giovane Dragowski. Insomma, tanti ingredienti che hanno reso la partita sui generis complicandone notevolmente la lettura. Alla fine è arrivata una sconfitta, forse meritata, forse no. Una sconfitta scomoda per la classifica ma non decisiva, dato che il calendario offriva ai Viola la chance del riscatto immediato contro un Sassuolo reduce dalla preziosa vittoria di Verona.
.. NON MANTENUTI – Ma proprio a Reggio Emilia si è vista la Fiorentina più brutta, incapace di creare un solo pericolo dalle parti di Consigli. L’espulsione prematura (di nuovo..) di Dabo ha certamente complicato i piani tattici di Pioli, tuttavia già nella prima mezzora si era vista una squadra stanca e a corto di idee. Mancavano Badelj e le sue geometrie, ma questa non è una novità dato che il croato è fuori per infortunio già da un mese. Chiesa relegato sulla fascia e troppo lontano dalla porta avversaria, ma anche questa purtroppo non è una novità. La novità semmai è stata quella di vedere una squadra apatica e apparentemente priva di entusiasmo, vero valore aggiunto della Fiorentina delle ultime settimane.
STRADA IN SALITA – E’ evidente che la vera Fiorentina non poteva essere quella delle sei vittorie consecutive, ma è altrettanto certo che la prestazione di Reggio Emilia è stata una delle più brutte della stagione. Stanchezza fisica, stanchezza mentale, assenze, sono fattori che indiscutibilmente hanno pesato in questa brutta settimana Viola, ma si poteva fare di più. Una squadra con ambizioni europee non può permettersi di fare un punto in tre partite perché si rischia di demolire tutto ciò che di buono, anche un pò a sorpresa, si era riusciti a costruire. Peccato. La rincorsa Europa League non è ancora terminata ma adesso la strada è in salita. Occorre tornare a fare punti senza preoccuparsi troppo del calendario e sperare in qualche passo falso di Milan e Atalanta. Ma intanto a Firenze c’è già chi dice “scansiamoci” in vista del Napoli..
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