Dopo la prova di forza di Firenze la Lazio sfiderà la Sampdoria di Giampaolo in un match che è alla portata dei biancocelesti i quali dovranno guardarsi da Roma e Inter nella corsa al terzo posto che porbabilmente si deciderà nelle ultime due giornate.
Simone Inzaghi per questa sfida perde la colonna Luis Alberto e il giovane Murgia per squalifica e Parolo per infortunio ma ha comunque diversi assi nella manica uno su tutti Felipe Anderson. Il modulo sarà il solito 3-5-2 con Strakosha in porta e De Vrij, il rientrante Radu e Caceres nel terzetto di difesa; sulle fasce ci saranno Marusic a destra, in vantaggio su Basta, e Lukaku a sinistra; in mediana insieme a Leiva e Milinkovic dovrebbe adattarsi Lulic mentre davanti Immobile sarà affiancato da Felipe Anderson.
Dall’altra parte i doriani dopo il blitz di Zapata contro il Bologna possono ancora sperare di entrare in Europa dato che il sesto posto dista soltanto 3 punti. La Samp è una squadra ostica che rende soprattutto tra le mura amiche mentre in trasferta diventa una squadra arrendevole che si basa sulle giocate dei singoli. Il giovane tecnico può però contare su diversi elementi di qualità come Quagliarella e Ramirez ed all’Olimpico dovrebbe schierare la miglior formazione possibile in cui spiccano il recupero del terzino destro Berezinsky e la conferma del ripescato Strinic sulla sinistra, entrambi però non si sono dimostrati all’altezza di fronte a giocatori di spessore e gli stessi Lukaku e Marusic potranno essere una spina nel fianco. Il faro dei blucerchiati è sicuramente il piccolo Torreira che funge da perno del centrocampo e la mancanza di Parolo potrebbe farsi sentire anche perchè il vigore di Barreto e la classe di Praet sono tra i punti forti. Il tridente d’attacco formato da Ramirez alle spalle di Quagliarella e Zapata, con Caprari pronto a subentrare, è di tutto rispetto e la Lazio di Inzaghi subisce gol da ormai troppo tempo e le fatiche degli incontri ravvicinati potrebbero farsi sentire per cui occhio soprattutto a Quagliarella che non gonfia la rete da molto tempo e in questi big match è solito far sentire la sua presenza.
A cura di
Domenico Catanese
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