Zenga: “Da bambino portavo i caffè ai dirigenti dell’ Inter. Poi andavo in curva. Budimir, Simic, Festa, Izco e Rhoden out. Trotta, Stoian o Zanellato in attacco.”


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Crotone Sampdoria La conferenza stampa di Zenga 

Mister Walter Zenga presenta in conferenza stampa la partita dei calabresi valida per la ventottesima giornata di serie A. Sampdoria Crotone.

SAMPDORIA

“Era fantastico tornare alla Samp. Se non è andata è stata anche colpa mia. Poi anche Ferrero ammise che fu un errore il mio esonero. E’ stato un grosso errore! Ma è l’ ambiente ideale per sviluppare idee di calcio”

INFORTUNATI

“Budimir, Simic, Festa, Izco e Rhoden sono fuori”

PERIODO DI CRISI

“Non siamo in crisi, vanno analizzati gli episodi, ed alcuni non dipendono da noi. Dobbiamo essere capaci di ripartire. Se ci sono problemi dobbiamo trovare delle soluzioni. Lavorare con ottimismo, pensando alle belle partite disputate prima. Giochiamo bene, sono positivo e non sono preoccupato. Ci vuole atteggiamento positivo, divertirsi, scioltezza di testa e voglia di stupire”

AL POSTO DI BUDIMIR

“Stiamo valutando ma penso che sia Trotta la soluzione”

SAMPDORIA

“Giampaolo ha un sistema di gioco che porta avanti da tempo. Hanno meccanismi di gioco sempre uguali. Grandi individualità come Zapata e Quagliarella. Giocano bene a calcio, hanno pazienza nel cercare il passaggio. Meritano la posizione che hanno”.

ATTEGGIAMENTO

“Chiedo sempre di giocarsela, Di divertirsi e stupire, come è stato nel girone di ritorno. Tolta la partita contro la Spal, abbiamo fatto di tutto per vincere la partita, aggredendo gli avversari altri. Noi ci prepariamo a vincere. I particolari determinano il risultato finale. Nella prestazione ci deve essere l’ atteggiamento giusto. Noi dobbiamo pensare a noi stessi”. 

IN ATTACCO

“Stoian lo stiamo valutando. Stanno crescendo bene Diaby, Zanellato e Crociata”

AFFETTO DELLE PERSONE E AMORE PER L’ INTER

“I trofei li metti in bacheca, ma l’ amore della gente no. E’ la migliore cosa che si possa avere. Il sogno di un bambino che andava a scuola con la cartella dell’ Inter. La mattina andavo in sede a lavorare, la mia famiglia non era ricca. Smistavo la posta, prendevo i caffè e cappuccini per tutti. Per Beltrami, Ileana o Mazzola. Il pomeriggio andavo a fare gli allenamenti e la sera andavo a scuola. Prima davano una tessera per andare a vedere la partita, io invece di andare nei distinti andavo in curva. Immaginatevi il sogno di un ragazzino che diventa realtà. Quando entri a San Siro e ti accolgono come se avessi smesso da due giorni invece che 20 anni, è una sensazione unica. Mi viene la pelle d’ oca solo a pensarci”.

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