Pessime notizie in arrivo dagli
Stati Uniti per mister Pioli. Ieri sera, durante l’incontro amichevole tra
Croazia e Messico, si è fermato Milan Badelj. Il centrocampista gigliato era
stato schierato titolare dal ct croato Dalic ma poco prima dell’intervallo ha dovuto abbandonare il terreno di gioco per
un infortunio al ginocchio, così come confermato dallo stesso Dalic nel post
partita. Domani il giocatore tornerà a Firenze per gli accertamenti del caso,
sicuramente la sua presenza Sabato contro il Crotone è in forte dubbio. Le nuove
circostanze suggeriscono una riflessione: questa Fiorentina può fare a meno di
Milan Badelj? Nel tempo il centrocampista croato ex Amburgo ha saputo
ritagliarsi un ruolo sempre più importante in questa Fiorentina tanto a livello
tecnico quanto dentro lo spogliatoio, tant’è che dopo il tragico evento della
scomparsa di Davide Astori è diventato il nuovo capitano Viola. Capitano si, ma
a scadenza di contratto, dato che attualmente Badelj è legato alla Fiorentina
da un contratto che scadrà il 30 Giugno 2018, ovvero fra poco più di tre mesi. Una
condizione certamente bizzarra che ha contribuito, e sta contribuendo, ad
alimentare tutti quei rumors che un giorno lo vogliono lontano da Firenze, l’altro
lo descrivono in procinto di firmare il rinnovo con la società dei fratelli
Della Valle.
Stati Uniti per mister Pioli. Ieri sera, durante l’incontro amichevole tra
Croazia e Messico, si è fermato Milan Badelj. Il centrocampista gigliato era
stato schierato titolare dal ct croato Dalic ma poco prima dell’intervallo ha dovuto abbandonare il terreno di gioco per
un infortunio al ginocchio, così come confermato dallo stesso Dalic nel post
partita. Domani il giocatore tornerà a Firenze per gli accertamenti del caso,
sicuramente la sua presenza Sabato contro il Crotone è in forte dubbio. Le nuove
circostanze suggeriscono una riflessione: questa Fiorentina può fare a meno di
Milan Badelj? Nel tempo il centrocampista croato ex Amburgo ha saputo
ritagliarsi un ruolo sempre più importante in questa Fiorentina tanto a livello
tecnico quanto dentro lo spogliatoio, tant’è che dopo il tragico evento della
scomparsa di Davide Astori è diventato il nuovo capitano Viola. Capitano si, ma
a scadenza di contratto, dato che attualmente Badelj è legato alla Fiorentina
da un contratto che scadrà il 30 Giugno 2018, ovvero fra poco più di tre mesi. Una
condizione certamente bizzarra che ha contribuito, e sta contribuendo, ad
alimentare tutti quei rumors che un giorno lo vogliono lontano da Firenze, l’altro
lo descrivono in procinto di firmare il rinnovo con la società dei fratelli
Della Valle.
IL PERCORSO IN VIOLA – Badelj
arriva a Firenze nell’estate del 2014, prelevato dall’Amburgo per la modesta
cifra di 5 milioni di euro. Le prime uscite del croato con la maglia Viola non
convincono del tutto, probabilmente anche a causa di un equivoco tattico che
porta Montella a schierarlo mezzala al fianco dell’inamovibile David Pizarro.
Piano piano Milan Badelj riesce a conquistarsi una sua credibilità, crescono il
minutaggio e la considerazione dei tifosi. La definitiva esplosione arriva con
Paulo Sousa, assemblatore di una Fiorentina che riuscirà a chiudere il girone
di andata con la bellezza di 38 punti e della quale Badelj sarà regista
indiscusso. Tutti i tifosi Viola non possono dimenticare quella bellissima
Fiorentina che nei primi 4/5 mesi di campionato incantò mezza serie A con il
suo gioco fatto di possesso palla ed improvvise verticalizzazioni. Da quel
momento l’escalation fiorentina del croato non si è mai interrotta, partita
dopo partita, fino all’elezione del gruppo a nuovo capitano Viola in seguito
alla tragica scomparsa del vero capitano Viola Davide Astori.
arriva a Firenze nell’estate del 2014, prelevato dall’Amburgo per la modesta
cifra di 5 milioni di euro. Le prime uscite del croato con la maglia Viola non
convincono del tutto, probabilmente anche a causa di un equivoco tattico che
porta Montella a schierarlo mezzala al fianco dell’inamovibile David Pizarro.
Piano piano Milan Badelj riesce a conquistarsi una sua credibilità, crescono il
minutaggio e la considerazione dei tifosi. La definitiva esplosione arriva con
Paulo Sousa, assemblatore di una Fiorentina che riuscirà a chiudere il girone
di andata con la bellezza di 38 punti e della quale Badelj sarà regista
indiscusso. Tutti i tifosi Viola non possono dimenticare quella bellissima
Fiorentina che nei primi 4/5 mesi di campionato incantò mezza serie A con il
suo gioco fatto di possesso palla ed improvvise verticalizzazioni. Da quel
momento l’escalation fiorentina del croato non si è mai interrotta, partita
dopo partita, fino all’elezione del gruppo a nuovo capitano Viola in seguito
alla tragica scomparsa del vero capitano Viola Davide Astori.
PROSPETTIVE – Ma quale sarà il
futuro di Milan Badelj? Senza avere la pretesa di conoscere il futuro, possiamo
azzardare un’ipotesi partendo da un’analisi oggettiva dei fatti. Raramente
abbiamo visto giocatori nel pieno della carriera (Badelj ha compiuto 29 anni lo
scorso 25 Febbraio) arrivare a pochi mesi dalla scadenza del contratto per poi
rinnovare. Qualcuno ha romanticamente sostenuto che il dramma di Astori potesse
rinvigorire la voglia di rinnovo del croato, il quale nel corso di quelle
terribili giornate si è effettivamente elevato al ruolo di “leader emotivo” di
un gruppo ancora sotto shock. Tuttavia questa tesi non ci convince del tutto, e
fino a che i fatti non diranno il contrario restiamo convinti che a fine anno
Milan Badelj farà le valigie. Tornando alla domanda iniziale, può questa
Fiorentina fare a meno del suo regista? Questa Fiorentina forse no, un’altra
Fiorentina pensata e costruita con le giuste tempistiche si. L’attuale
centralità del croato, tecnica e carismatica, non è in discussione, ma guai a
credere nell’insostituibilità di un calciatore. A Corvino e a tutto lo staff
dirigenziale di mercato spetta il compito di architettare una nuova Fiorentina
che possa avere l’ambizione di tornare in Europa e che sappia fare a meno,
qualora le strade di Badelj e della Fiorentina effettivamente si separassero, del
suo regista di centrocampo.
futuro di Milan Badelj? Senza avere la pretesa di conoscere il futuro, possiamo
azzardare un’ipotesi partendo da un’analisi oggettiva dei fatti. Raramente
abbiamo visto giocatori nel pieno della carriera (Badelj ha compiuto 29 anni lo
scorso 25 Febbraio) arrivare a pochi mesi dalla scadenza del contratto per poi
rinnovare. Qualcuno ha romanticamente sostenuto che il dramma di Astori potesse
rinvigorire la voglia di rinnovo del croato, il quale nel corso di quelle
terribili giornate si è effettivamente elevato al ruolo di “leader emotivo” di
un gruppo ancora sotto shock. Tuttavia questa tesi non ci convince del tutto, e
fino a che i fatti non diranno il contrario restiamo convinti che a fine anno
Milan Badelj farà le valigie. Tornando alla domanda iniziale, può questa
Fiorentina fare a meno del suo regista? Questa Fiorentina forse no, un’altra
Fiorentina pensata e costruita con le giuste tempistiche si. L’attuale
centralità del croato, tecnica e carismatica, non è in discussione, ma guai a
credere nell’insostituibilità di un calciatore. A Corvino e a tutto lo staff
dirigenziale di mercato spetta il compito di architettare una nuova Fiorentina
che possa avere l’ambizione di tornare in Europa e che sappia fare a meno,
qualora le strade di Badelj e della Fiorentina effettivamente si separassero, del
suo regista di centrocampo.
Filippo Tamburini
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