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Sulla possibilità di passare in testa:“C’è la stessa possibilità che è quella di fare tre punti. Succede ogni partita. Sono quelli a cui dobbiamo badare. Si vedono sempre diverse condizioni ma poi conta solo la vittoria”.
Su Vecino e le assenze:“Matias sta bene e può giocare. Ho abbastanza uomini per coprire qualsiasi ruolo. Vero che in difesa non siamo in tantissimi ma ci siamo allenati anche per adattarci. D’Ambrosio sa fare benissimo il centrale ma domani giocherà Ranocchia: contro una squadra che verticalizza molto saprà esaltarsi al meglio, ma dovrà essere più bravo degli avversari. Anche qui vedremo se avremo avuto ragione noi. Il pubblico di San Siro ormai lo conosco molto bene, ama l’Inter e i suoi calciatori. Saranno lì a prendersi le responsabilità. Ranocchia non è in difficoltà e avrà modo di dimostrarlo”.
Sulle defezioni e il vantaggio di non giocare in Europa:“Vincere con gli stessi uomini non vuol dire che cambiando non avremmo vinto uguale. Conta che i miei calciatori ricordino la storia e la tradizione di questo club. Devono allenarsi e farsi trovare sempre pronti. Zero alibi per tutti. A me sembra lo stesso. Se arriviamo tra le prime quattro andiamo in Champions, a seguire in Europa League, in alternativa ci toccheranno le amichevoli estive. La Juventus gioca lo stesso sport e ha vinto sei scudetti di fila. Se Sarri vuol provarne un altro, arrivi settimo e si troverà nella nostra attuale situazione. Fosse per noi, giocheremmo anche di più”.
Su Napoli Juve e i bianconeri:“”Le strade per arrivare al risultato sono più di una. Quando ti fossilizzi su un modello e gli altri ne richiamano altri diventa difficile fronteggiarli. Il Chievo ha la grandissima caratteristica di prendersi da solo ciò che gli spetta in partita. Noi dovremo essere bravi a fargli male sulle fasce, ma va anche intasata la spina dorsale del campo. Loro sono in A da tanto tempo e per questo conoscono molto bene ogni dinamica di questa categoria. Vanno trovate le soluzioni alle loro improvvise verticalizzazioni. Non gliene frega niente del possesso palla. Possiamo imitare la Juventus anche nell’organizzazione in fase offensiva con Douglas Costa e Dybala. La Juventus è la più forte e la più attrezzata con calciatori di grandissima qualità. Hanno sempre fatto grandissimi risultati e anche se all’inizio erano rimasti indietro poi sono tornati con personalità con una gran partita al San Paolo”.
Sul Chievo:““Loro giocano 4-3-1-2 e sanno bene quando venire a tentare di pressare alto e quando invece ripiegare bassi. Difficilmente li trovi allungati. Il modulo di Maran parla chiaro: fanno squadra in tutte le forzature che provano a portare avanti in gara. Dovremo essere bravi a uscire dalle zone di folto. Serve velocità di pensiero, quella qualità nel vedere prima le cose con la testa che con gli occhi, altrimenti si arriva tardi. Ho visto i miei professionisti allenarsi molto bene in settimana: sapranno cosa fare in campo, è il loro mestiere”.
Sull’Inter subito competitiva:“Uno si fa delle idee. Il mondo Inter visto da fuori è attraente, ma quando ti ci confronti capisci con chi hai a che fare. Noi siamo una squadra forte e l’ho sempre detto. Ho sfidato tutti perché non ho mai mancato di ricordarlo ad ogni conferenza o intervista. Sono straconvinto che non riperderemo la nostra strada come accaduto in passato. Vogliamo allenarci per le cose impossibili”.
Sul rinnovo di Handa, il sorteggio mondiale e il mercato:“Lui vuole rimanere qui, si trova bene e intende provare a fare il massimo. La società, come aveva fatto con altri prima di lui, ha capito che era il momento giusto per allungare la sua permanenza in nerazzurro. Il Direttore così mi dà una mano.Guardarlo mi avrebbe creato amarezza. Ho una gara da giocare e non ci ho messo attenzione.Il mio miglior mercato è mantenere i miei uomini. Con questi ragazzi parlo di tutto”.
Sull’ esonero di Montella:“E’ un amico, mi ha aiutato a crescere dandomi forza attraverso i suoi gol. E’ una persona squisita quando lo incontri fuori dal calcio. Mi dispiace molto perché ci teneva a far bene, Per il momento non l’ho sentito ma lo farò presto. Ho voluto lasciargli un po’ di tempo per far si che ri rendesse conto quanto successo. Bisogna farlo quando scegli di buttarti su questo mestiere. Faccio i miei complimenti a Gattuso”.
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