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Gli uomini di Maran possono essere un cliente ostico per tutti, sanno giocare a viso aperto un calcio propositivo ma, se occorre, diventano subito quadrati e tignosi, intasano gli spazi ed aspettano. Davanti hanno Inglese e l’eterno Pellissier, gente seria sul lavoro, che sa far male.
Non inganni il cappotto ricevuto a San Siro dall’Inter, ne prese uno peggiore anche la bellissima Atalanta di Gasperini l’anno scorso.
Il Chievo è una delle nostre belle realtà di provincia, capace di frequenti incursioni nel “mondo dei grandi”, può impensierire ed anche battere i giallorossi, se è in giornata.
C’è, tuttavia, un punto fermo da cui ripartire: la Roma sa già che sabato sera, a Torino, qualcuno tra Inter e Juve lascerà per strada dei punti. In caso di pareggio addirittura tutte e due.
Una grande squadra, di fronte a questa prospettiva, si nutre di feroce determinazione per reintegrare le energie perse per strada nei vari impegni infrasettimanali e vince.
Una grande squadra spicca il salto da questo bellissimo trampolino ed entra, carpiando, senza schizzi nella piscina riscaldata riservata a chi occupa le zone nobilissime della classifica.
Poi ci sono le squadre da limbo, le eterne incompiute, che fanno un saltello incerto, scivolano e, con un capitombolo, danno una panciata nella pozzanghera accanto, restando impantanati come ippopotami goffi, mentre gli altri le sfrecciano davanti lanciando sorrisi sarcastici e saluti di scherno.
Il Napoli ha scelto di giocare tutto l’anno per il campionato tralasciando la Champions, la Roma, per ora, sta tenendo bene il piede in due scarpe; adesso, però, comincia il lungo periodo di vacanza tutte con la moglie in cui occorre fare i bravi per tutto il tempo, senza passi falsi.
Una squadra che vuole diventare grande e – per dirla con le parole del tecnico capitolino- “non accontentarsi” vince a Chievo, recupera su Inter, Juventus o entrambe e aspetta il sorteggio di Nyon sperando che quella gelida manina non si lasci riscaldar dal calore del Bernabeu o dell’Allianz Arena ma punti verso la fresca Svizzera.
Qui in redazione ci sono ragazzi bravissimi con le probabili formazioni.
Vi diranno tutto loro su chi gioca e chi no nelle due compagini. Io mi diverto a fare il veggente: pochissimo turnover per Di Francesco, solo Gonalons per De Rossi; per il resto formazione tipo.
Tentativo di partenza lanciata dei giallorossi perché le energie sono quelle che sono e …e basta sennò vi levo il gusto di guardare la partita.
PS Credo di essere tra coloro i quali disse che Francesco Totti, il giorno dei sorteggi dei gironi, non mostrò mania all’altezza dei piedi.
Sono sui ceci Capitano, prima e ultima volta che metto in dubbio le tue doti.
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