Milan: Diavolo di un Cutrone: il baby risolleva i rossoneri.
di A.Parmeggiani
di A.Parmeggiani
Nel periodo più buio degli ultimi anni rossoneri, è il derby a portare fortuna al Milan e condurre la truppa di Gattuso, almeno psicologicamente, fuori dalla melma pericolosa della depressione in cui era caduta. E a rendere possibile tutto ciò, sotto gli occhi del presidente Yonghong Li, sono stati due “eroi” inaspettati: Antonio Donnarumma e Patrick Cutrone. Il portiere, fratello d’arte, si è dimostrato all’altezza della situazione, lanciato nella mischia dopo l’improvviso doppio forfait degli altri due. Con una gestione del match sempre attenta e con un intervento strepitoso su Joao Mario ha abbassato la saracinesca e permesso ai compagni di mantenere la porta inviolata e condurre la gara ai supplementari. Cutrone invece, dopo il suo ingresso, ha spaccato la partita, con una cattiveria agonistica incredibile e una fame di gol che a Milanello non si vedeva dai tempi di Inzaghi.
Quella di ieri sera è stata una vera e propria boccata d’ossigeno per il Diavolo e per Gattuso stesso, che vedeva sempre più difficoltoso il tentativo di ripresa dopo l’era Montella. Un derby vinto, in Coppa Italia e per di più ai supplementari dà quel gusto particolare a questa vittoria, specialmente se si considera l’attualità rossonera, con i ricordi vivi del 2-2 di Benevento e le sconfitte pesanti contro Verona e Atalanta.
Ora sabato alle 12.30 la squadra sarà di scena a Firenze, per l’inedito match di fine anno contro la Viola di mister Pioli, appena eliminata dalla Lazio in Coppa Italia, ma vittoriosa nell’ultima di campionato a Cagliari. Non ci sarà l’ex Kalinic, colpito duro da Skriniar alla caviglia, quindi verosimilmente Gattuso riproporrà Cutrone al centro dell’attacco con Bonaventura e Suso ai lati.
Il Diavolo ha bisogno di punti e ottenerli al Franchi sarebbe una grande iniezione di fiducia per l’anno nuovo. Il morale dopo un derby vinto è sempre alto e sembrerebbe essere stato proprio questo il problema a Milanello fino a questo momento: la mancanza di fiducia nei propri mezzi di un gruppo obiettivamente migliore di ciò che racconta attualmente la classifica. Chissà che quello di ieri non sia il vero inizio della nuova era rossonera. Sotto il segno di Cutrone.
Quella di ieri sera è stata una vera e propria boccata d’ossigeno per il Diavolo e per Gattuso stesso, che vedeva sempre più difficoltoso il tentativo di ripresa dopo l’era Montella. Un derby vinto, in Coppa Italia e per di più ai supplementari dà quel gusto particolare a questa vittoria, specialmente se si considera l’attualità rossonera, con i ricordi vivi del 2-2 di Benevento e le sconfitte pesanti contro Verona e Atalanta.
Ora sabato alle 12.30 la squadra sarà di scena a Firenze, per l’inedito match di fine anno contro la Viola di mister Pioli, appena eliminata dalla Lazio in Coppa Italia, ma vittoriosa nell’ultima di campionato a Cagliari. Non ci sarà l’ex Kalinic, colpito duro da Skriniar alla caviglia, quindi verosimilmente Gattuso riproporrà Cutrone al centro dell’attacco con Bonaventura e Suso ai lati.
Il Diavolo ha bisogno di punti e ottenerli al Franchi sarebbe una grande iniezione di fiducia per l’anno nuovo. Il morale dopo un derby vinto è sempre alto e sembrerebbe essere stato proprio questo il problema a Milanello fino a questo momento: la mancanza di fiducia nei propri mezzi di un gruppo obiettivamente migliore di ciò che racconta attualmente la classifica. Chissà che quello di ieri non sia il vero inizio della nuova era rossonera. Sotto il segno di Cutrone.
A cura di Alex Parmeggiani
Alex Parmeggiani
Articolista per la Redazione Voti-Fanta
Osteopata e Fisioterapista
di Castiglione delle Stiviere (Mn)
Osteopata e Fisioterapista
di Castiglione delle Stiviere (Mn)