Milan: Che fine hai fatto, povero Diavolo?

Milan: Che fine hai fatto, povero Diavolo?
di A.Parmeggiani

In un certo senso l’esordio di Gattuso sulla panchina del Milan è entrato nella storia, ma certamente non nel modo auspicato dal neo-tecnico. Ciò a cui hanno assistito domenica gli spettatori del “Vigorito” è qualcosa di storico: non solo hanno visto il Benevento ottenere il primo punto in serie A dopo una lunga sfilza di record negativi inanellati senza apparente soluzione di continuità, ma hanno potuto essere testimoni di un gol allo scadere (di testa) del portiere sannita, fatto rarissimo nel calcio. E se ci aggiungiamo pure la caratura dell’avversario, otteniamo un cocktail surreale
I tifosi milanisti, loro malgrado, ricorderanno per sempre questo momento e lo affiancheranno ad altre sventure del passato rossonero. 
Ciò che allarma, nell’immediato, è la pochezza del Milan visto domenica a Benevento. Una squadra totalmente inerme, che nonostante sia passata per due volte in vantaggio contro gli ultimissimi della classifica, ha sempre arretrato rifiutando di combattere, volontariamente o meno. I problemi in casa Milan sono tantissimi, probabilmente è più facile trovare le (poche) cose che hanno fin qui funzionato in questa stagione.
Il lavoro di Gattuso è già tremendamente in salita e il rischio che l’ex mediano si “bruci” l’esperienza della vita è altissimo. La società sembra avere un grave deficit di gestione del gruppo attuale, sia in campo che fuori, e la sensazione è che a breve le cose non potranno migliorare di molto. L’unico aspetto positivo della trasferta di Benevento probabilmente è proprio l’allenatore, che ha schierato una formazione logica riproponendo Suso e Bonaventura nei loro ruoli naturali, e attuando sostituzioni altrettanto razionali, non inventandosi nulla di straordinario. Durante il match ha cercato continuamente di sferzare i suoi uomini e immaginiamo che anche negli spogliatoi si sia fatto “sentire”, come sua consuetudine caratteriale. Ma non è stato sufficiente, perchè questa squadra è malata in modo serio. Le difficoltà mentali, la mancanza di carisma di parecchi elementi e la carente condizione atletica sono solo alcuni degli aspetti che non sono sufficienti a spiegare completamente il disastro in atto.
Urge un cambiamento radicale, da parte di tutti: società, giocatori e staff. Il Milan deve riprendersi, lo chiedono milioni di tifosi e lo chiede il mondo del calcio, nostrano e internazionale: manca il vero Diavolo.
A cura di Alex Parmeggiani 
Alex Parmeggiani
Articolista per la Redazione Voti-Fanta
Osteopata e Fisioterapista
di Castiglione delle Stiviere (Mn)

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