Chievo Roma giro liscio di briscola


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Ci ha provato la Roma, in tutti i modi. Ma è andata a
sbattere sulle mani, sui piedi e perfino sulla faccia di uno che, a domeniche
alterne, è un grandissimo portiere.
Sorrentino versione brocco era sceso in campo domenica
scorsa a San Siro, dove più che parare presenziava; a Verona toccava alla copia
formato Superman e non c’è stato niente da fare.
Alla fine si è scusato con la mamma romanista, ma era felice
di averla delusa. Sorrentino man of the match per distacco. Non oso immaginare
i voti di Buffon autore di quelle parate.
Secondo un Kolarov sontuoso, che fa al giovane Depaoli uno
stress test che non scorderà mai.
Per il resto in campo si è visto poco. Guizzi di talento di uno
Schick in ritardissimo di condizione, un insolitamente impreciso Birsa, Gerson
e Bruno Peres da velo pietoso, Nainggolan col freno a mano tirato, Juan Jesus
spesso goffo e confuso, Strootman in ripresa ma sempre lontano parente di se
stesso, Radovanovic ordinato, bravi Tomovic e Jaroszynski. Ha stoffa Inglese,
ma questo si sa.
Sfortunato il pur volenteroso Meggiorini, sempre in
fuorigioco perché gli automatismi della difesa romanista funzionano a meraviglia
sotto la guida esperta di un Fazio sempre più Comandante.
La giornata, in testa, è stata l’equivalente di un giro
liscio a briscola. Niente gol  e solo
pareggi per le prime della classe. Non ci resta che aspettare briscole e
carichi al prossimo giro, pardon turno.
Certo la formazione giallorossa era chiamata all’incontro,
sulla carta, più facile ma la realtà sa sorprendere altrimenti le agenzie di
scommesse sarebbero tutte in rosso.
La Roma ha registrato la difesa ma ha perso fluidità in zona
gol. Schick è lontano dalla forma migliore e Dzeko, non arrivando su ben due palloni che andavano solo spinti, ha evidenziato subito di essere davvero molto stanco.
A mio parere se si fatica a costruire bisognerebbe avvicinare un  attaccante laterale alla sola punta centrale
piuttosto che tenerne in campo tre molto distanti.
 Ma il problema
principale,  per i giallorossi, sembra
essere l’assoluta mancanza di ricambi nell’anello arretrato della a catena di destra. Se non c’è
Florenzi e gioca Peres si perde tantissimo in fase di spinta senza acquistare
nulla in fase difensiva. L’infortunio di Karsdorp è stato davvero di troppo vista la composizione della rosa.
Idem se si sposta El Shaarawy a sinistra e si ricorre a Gerson o Under.
Di Francesco deve  chiedere uno sforzo
a Monchi o inventarsi qualcosa; propendiamo per la seconda conoscendo la situazione finanziaria non
rosea dei capitolini.
Iniziare a spiegare ai suoi che tirare addosso al portiere
da due metri non porta bonus sarebbe un’ottima mossa, ma forse ieri erano “cento
campane a di’ de no*”.

*ciao Lando Fiorini, ti sia lieve la terra
Angelo Spada

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