Se Giove Pluvio non rovescerà su Genova un violento acquazzone, domenica andrà in scena Genoa Roma. Partita per palati poco fini: contano i punti!

Se Giove Pluvio non rovescerà su Genova un violento acquazzone, domenica andrà in scena Genoa Roma. Partita per palati poco fini: contano i punti!


Se la trasferta di Madrid ha rimandato l’ammissione della
Roma al gotha del calcio, quella di Genova dovrà dire se i giallorossi hanno
deviato troppo dalla retta via o se sono comunque riusciti ad imboccare la corsia
riservata ai candidati al titolo.
L’impoverimento tecnico del nostro campionato porta con se
troppe partite scontate, e questo è un male, ma arricchisce di importanza gli scontri
diretti, sia in testa ché in coda,  ed i
testacoda insidiosi come quello che andrà in scena domenica alle 15.00 a Marassi.
Non vincere col Genoa dopo che lo hanno già fatto Juventus,
Inter e Napoli, creerebbe, per il giallorossi, un gap ulteriore dopo quelli
accumulati, perdendo in casa, con le squadre dei toscani Sarri e Spalletti.
D’altro canto il Genoa ha una classifica ancora molto preoccupante
e non può permettersi distrazioni o inciampi. Il successo a Crotone ha,
sicuramente, rinfrancato l’ambiente e restituito fiducia e prospettive che con
Juric sembravano definitivamente evaporate;  ma ad oggi il Grifone sarebbe in B per cui
affronterà la partita col classico coltello tra i denti.
 Ballardini ha portato
equilibrio tattico,  minore frenesia nel
gioco  ed un modulo più logico in un
momento di sofferenza. Spolli al centro della difesa garantisce equilibrio,
esperienza e centimetri; Bertolacci aiuta molto Veloso in mezzo al campo aggiungendo
dinamicità alle lente geometrie del portoghese; davanti la fantasia di Pandev e
l’estro, troppo spesso sottovalutato o incompreso, di Taarabt possono creare
problemi a molte difese. Come prima punta ci sono tre soluzioni di buon livello:
Galabinov, Lapadula e il promettentissimo Pellegri che, all’esordio in A, fu
lestissimo a trasformare l’Olimpico nel suo palcoscenico.
La Roma comincia a sentire la fatica. Troppi impegni con
troppi pochi ricambi hanno fatto accumulare tossine difficili da smaltire non
ruotando e giocando ogni tre giorni.
Dzeko e Kolarov avrebbero proprio bisogno di rifiatare. Ma,
con Schick, Defrel ed Emerson a mezzo servizio, dovranno stringere i denti.
Il copione tattico non è scontato.
Tutto farebbe pensare ad un Genoa arroccato dietro con lo
scopo di tentare le ripartenze col duo Pandev-Taarabt e ad una Roma in costante
proiezione offensiva. Ma, se i giallorossi proveranno a pressare alto come nel
derby, lo scenario muterà ed il Genoa dovrà provare a salire. Staremo a vedere.
Per quanto riguarda gli schieramenti, presumo che Ballardini
si affiderà allo stesso 11 vittorioso in Calabria: Perin, Rosi, Izzo Spolli,
Zukanovic, Laxalt, Bertolacci, Veloso, Rigoni, Taarabt, Pandev e Galabinov.
Nella Roma tornano Florenzi, El Shaarawy, De Rossi e forse
riposa Nainggolan,  per cui l’11 iniziale
dovrebbe essere il seguente: Alisson, Florenzi, Manolas, Fazio (ma un 40% di
possibilità lo darei anche a Juan Jesus), Kolarov, De Rossi, Strootmann,
Pellegrini (in ballottaggio col ninja), EL Shaarawy, Perotti, Dzeko.
Questo in teoria, poi non mi stupirei troppo se Ballardini
rinunciasse ad una punta per inserire un centrocampista di contenimento alla
Cofie, o se  Di Francesco confermasse Gerson
spostando El Shaarawy a sinistra. O addirittura El Shaarawy prima punta con Perotti
e uno tra Gerson e Under. Insomma è il turnover bellezza!

Angelo Spada 


(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});

Lascia un commento

P