Milan: Cercasi regista disperatamente. Ai rossoneri serve al più presto il vero Biglia.
di A.Parmeggiani
Lucas, Lucas dove sei finito? Se lo stanno chiedendo i tifosi rossoneri, la società, l’allenatore e i media: che fine ha fatto il vero Biglia? Quello visto fino ad ora è la brutta copia del solido capitano di Lazio e Argentina ammirato negli ultimi anni in Serie A.
Nella prima parte di stagione il rendimento del Milan è stato più o meno quello dello scorso anno, quando però la squadra sulla carta era nettamente più debole. E buona parte dei problemi nasce dalla lentezza della manovra nella zona nevralgica del campo, che si ripercuote inevitabilmente sullo sviluppo offensivo e sulla preoccupante sterilità realizzativa.
Il centrocampista argentino ha subito un infortunio a inizio campionato che ne ha rallentato l’inserimento nel gioco di Montella. Questo infortunio non è poi stato smaltito alla perfezione, a causa degli impegni ravvicinati di Milan e Argentina, con la doppia sfida delicatissima con Perù ed Ecuador che ne ha forzato inevitabilmente l’utilizzo. Ora, è notizia di ieri, Biglia soffre di un’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio sinistro e si dovrà fermare per un periodo non ancora definito. Sicuramente salterà la partita col Sassuolo e la convocazione in nazionale, poi si vedrà.
Il problema quindi sembra essere prevalentemente di natura fisica; considerato il recente passato del calciatore, non dovrebbe soffrire di “eccessivo peso della maglia”. Aver fatto il capitano in squadre come Lazio e Argentina, realtà che impongono grandi pressioni ai calciatori, non dovrebbe fare patire troppo l’ansia che dà solitamente San Siro e l’ambiente milanese.
In questo periodo di riposo Montella spera di ritrovare il proprio metronomo al 100%, conditio sine qua non per poter tentare la rimonta verso le posizioni nobili della classifica. Davanti corrono, occorre accelerare subito.
Nella prima parte di stagione il rendimento del Milan è stato più o meno quello dello scorso anno, quando però la squadra sulla carta era nettamente più debole. E buona parte dei problemi nasce dalla lentezza della manovra nella zona nevralgica del campo, che si ripercuote inevitabilmente sullo sviluppo offensivo e sulla preoccupante sterilità realizzativa.
Il centrocampista argentino ha subito un infortunio a inizio campionato che ne ha rallentato l’inserimento nel gioco di Montella. Questo infortunio non è poi stato smaltito alla perfezione, a causa degli impegni ravvicinati di Milan e Argentina, con la doppia sfida delicatissima con Perù ed Ecuador che ne ha forzato inevitabilmente l’utilizzo. Ora, è notizia di ieri, Biglia soffre di un’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio sinistro e si dovrà fermare per un periodo non ancora definito. Sicuramente salterà la partita col Sassuolo e la convocazione in nazionale, poi si vedrà.
Il problema quindi sembra essere prevalentemente di natura fisica; considerato il recente passato del calciatore, non dovrebbe soffrire di “eccessivo peso della maglia”. Aver fatto il capitano in squadre come Lazio e Argentina, realtà che impongono grandi pressioni ai calciatori, non dovrebbe fare patire troppo l’ansia che dà solitamente San Siro e l’ambiente milanese.
In questo periodo di riposo Montella spera di ritrovare il proprio metronomo al 100%, conditio sine qua non per poter tentare la rimonta verso le posizioni nobili della classifica. Davanti corrono, occorre accelerare subito.
A cura di Alex Parmeggiani