Mihajlovic parla in conferenza stampa per la presentazione di Torino Chievo, match valido per la tredicesima giornata di serie A
PARTITA PIU’ DIFFICILE CHE A SAN SIRO
“La partita di domani è più importante e complicata di quella con l’Inter: è difficile fare bene a San Siro ma è ancora più difficile confermarsi. Il segreto è quello di mettere in campo gli stessi atteggiamento e rispetto visti contro l’Inter. Se riusciamo a metterli in campo, allora il resto lo farà il nostro tasso tecnico. Se invece penseremo di essere più forti sulla carta, perderemo e basta, perchè il Chievo è una squadra fisica, muscolosa, che ha fatto molto bene fin qui. Non bisogna avere distrazioni e rilassamenti. Ogni partita nel campionato italiano è difficile, non ci sono squadre facili da affrontare. Le grandi squadre sono quelle che non si rilassano mai, senza pensare di essere più forti degli avversari: questo si chiama continuità ed è ciò che stiamo inseguendo. Sono convinto, comunque, che i ragazzi domani faranno una grande partita.
BELOTTI
” Mi dispiace per lui e per l’eliminazione dell’Italia: la mia nazionale è quella serba, ma è anche vero che io sono qui da venticinque anni, per cui sono anch’io molto amareggiato. Sembra quasi un qualcosa di irreale: è un vuoto per tutti gli sportivi. Spero che la rabbia di Andrea possa essere messa in campo domani. I primi giorni era ancora sotto shock, poi si è ripreso e spero domani possa dare tutto. Fisicamente non è ancora al meglio: la sua struttura fisica non gli permette di recuperare a grande velocità, gli serve del tempo. Si allena sempre al meglio, ma è chiaro che ci va del tempo. L’importante, comunque, è che sia con noi”.
CHI GIOCA
“Ljajic è tornato stanco dalla nazionale, ma ha fatto molto bene con la Serbia, segnando anche due gol. Non so se riuscirà a giocare tutta la partita domani, ma avendo recuperato tutti non è un problema. In mediana giocheranno Rincon e Valdifiori, poi sceglieremo il terzo giocatore tra gli altri a disposizione. Niang? E’ tornato dalla nazionale solo giovedì, non si è allenato perchè ha preso una botta al ginocchio: se non si allenerà neanche oggi non sarà convocato, in caso contrario sì. Con l’Inter è entrato bene, ha difeso, è ripartito ed è questo che deve fare”.
SOSTA
“Le partite dopo la sosta sono sempre un’incognita, perchè molti hanno giocato in nazionale. L’importante è avere tutti a disposizione: dopo l’allenamento di oggi decideremo bene chi giocherà e come giocheremo. L’imbarazzo della scelta piace ad un allenatore. Avendo tutti disponibili, posso tenere conto dell’allenamento settimanale, della condizione fisica e mentale e del tipo di avversario per fare le mie scelte”.
DIFESA
“Quando hai la fortuna di avere quasi tutti giocatori potenzialmente titolari, puoi scegliere con più semplicità”.
SISTEMA CALCIO
“C’è bisogno di ripartire, ma non è compito mio trovare il modo. Io ho lavorato con la nazionale serba ed ho detto di sì solo dopo aver parlato con i vertici della Federazione, perchè volevo un ricambio generazionale. Ho cambiato tanto, costruendo la nazionale più giovane d’Europa. Non ho raggiunto la qualificazione e mi sono dimesso, perchè volevo bene al mio Paese. Oggi la nazionale, anche grazie al mio lavoro, è formata e sta ottenendo i risultati sperati”.
VENTURA
“Non voglio partecipare al processo mediatico nei suoi confronti, perchè tanto è già stato detto di tutto. Lui sa meglio di noi come stanno le cose. Mi dispiace dal punto di vista umano quello che gli è successo e gli faccio il mio in bocca al lupo”.
ANCELOTTI
“Ha tutte le qualità per poterlo fare, anche se allenare la nazionale non è come allenare una squadra”.
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