All’Atleti Azzurri d’Italia va in scena un’interessante sfida, il posticipo della 7a giornata di Serie A 2017-2018. Si affrontano Atalanta e Juventus. Tante le tematiche, tanti i particolari che coinvolgono le due squadre. Una tradizione storica di ex , basti pensare a Scirea, Cabrini, Tacchinardi, Inzaghi, Montero e negli ultimi due anni Spinazzola e Caldara. Come già detto gli osservati speciali sono quattro, oltre i due atalantini ci sono anche Gonzalo Higuain e Federico Bernardeschi. Il Pipita chiamato a confermare l’ottima prestazione in Champions e l’ex Fiorentina alla sua prima da titolare dopo aver raccimolato solo 137′. Statistiche favorevoli ai biaconeri, infatti non perde dal 2001 e nelle ultime 25 partite tra le due squadre sono arrivate 22 vittore e 3 pareggi. I bergamaschi infatti nei 10 precedenti incontri hanno raccimolato solo 1 punto contro la compagine bianconera. Allegri conferma l’ossatura di centrocampo con le scelte forzate di Bentancur e Matuidi mentre a sorpresa schiera Asamoah. Gasperini risponde con Cornelius per Petagna e Cristante per De Roon. Arbitra il signor Damato.
FORMAZIONI
Atalanta (3-4-3): Berisha; Masiello, Caldara, Palomino; Hateboer, Cristante, Freuler, Spinazzola; Kurtic, Cornelius, Gomez
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Asamoah; Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Dybala, Mandzukic; Higuain
AMMONITI : Palomino, Petagna, Gomez, Lichtsteiner
PAGELLE ATALANTA
Berisha voto 6: Para il rigore e sui due gol non può fare nulla, per il resto poco impegnato.
Masiello voto 6: Partita discreta per l’ex bari che controlla Asamoah anche se nella prima frazione di gioco quella fascia è stata spesso oggetto di attacchi.
Caldara voto 6: Si toglie lo sfizio del gol alla sua futura squadra, poi amministra con la solita classe che ha contraddistinto la scorsa stagione.
Palomino voto 7: L’assenza di Toloi non pesa, il giovane infatti si prende Dybala fino alla fine, marcandolo a uomo, concedendogli veramente poco o nulla. Il migliore della Dea e del campo.
Hateboer voto 5,5: Non spinge mai e si vede veramente poco. Lo salvano sicuramente l’assenza di Alex Sandro e la serata non perfetta di Mandzukic.
Cristante voto 6,5: L’uomo che non ti aspetti, come contro il Napoli. Bryan Cristante si fa valere a centrocampo in uno scontro combattuto nella zona nevralgica del campo. Poi la prodezza, un colpo di testa balistico. ( De Roon S.V.)
Freuler voto 6: Confermato dopo il gol con la Fiorentina, gioca una partita di normale amministrazione dove avrebbe potuto dare di più.
Spinazzola voto 6: Spinge sicuramente più di Hateboer ma è ancora lontano dal giocatore ammirato lo scorso anno.
Kurtic voto 5,5: Inesistente o quasi per tutta la partita, si vede veramente a sprazzi. (Petagna voto 6,5: Non è un bomber, ormai è risaputo ma la sua voglia di lottare e far salire la squadra lo rende il pupillo di ogni allenatore. )
Cornelius voto 5: Gasperini lo lancia a sorpresa ma lui non ripaga la fiducia dell’allenatore ex-Genoa. Probabilmente anche la tipologia di partita l’ha portato a non dare la giusta profondità tra i reparti. (Ilicic voto 6,5: Entra e spacca la partita creando scompiglio nella trequarti bianconera. Giocatore rinato dopo i pessimi anni a Firenze)
Gomez voto 7: Il Papu è in un periodo di grazia formidabile, lotta da terzino e riparte da ala pura, con dribbling e serpentine da vero argentino. Confeziona l’assist al bacio per Cristante. Oggi come oggi, forse meriterebbe una squadra migliore.
PAGELLE JUVENTUS
Buffon voto 6: Non può fare nulla sui gol, forse avrebbe potuto parare meglio la punizione di Gomez ma c’era l’attenuante di essere angolata.
Lichtsteiner voto 5,5: Partita normale, come Hateboer non spinge e quando lo fa non incide. Dopo il gol annullato viene fuori la sua verve polemica. (Barzagli voto 5,5: Da terzino il toscano non è più affidabile come dieci anni fa, ora fa fatica e a 37 anni forse dovrebbe concentrarsi solo sul ruolo di centrale dove gli riesce alla grande)
Benatia voto 6: Se Cristante segna la colpa è anche del marocchino che se lo perde insieme a Chiellini. Dopo le ultime buone prestazioni sembra avere di nuovo un calo.
Chiellini voto 6,5: Lotta, corre e si fa vedere dappertutto. Sul gol di Cristante c’è la complicità di Benatia ma dopo una serata così, forse, non vale la pena criticarlo.
Asamoah voto 6: Primo tempo dove spinge in maniera assidua e copre bene, poi con l’uscita di Cornelius e l’entrata di Ilicic inizia ad andare in bambola smettendo di spingere.
Bentancur voto 6,5: Meriterebbe molto di più. Lotta come un veterano ed è sempre presente. Il migliore della Juventus ma purtroppo non della partita. Il titolo di MVP questa sera se lo prende Palomino.
Matuidi voto 5,5: Buona prestazione la sua ma non incide come nelle precedenti partite. Deve essere più propositivo e tentare più assoli, le doti fisiche le possiede. Questa sera, rimandato.
Bernardeschi voto 6: La grande serata da titolare era iniziata nel migliore dei modi con un gol di rapina. Incide però poco, rimanendo sempre non propositivo ed estroso come ci ha abituati a Firenze. (Cuadrado voto 6: Entra e prova ad incidere ma la serata è storta per tutti. Di sicuro è più propositivo di Bernardeschi)
Dybala voto 5: Serata negativa per la Joya che sbaglia anche le cose più semplici. Si fa vedere poco, non riesce nei dribbling anche grazie all’ottima serata di Palomino ma nel complesso non incide. Avesse segnato quel rigore probabilmente lo staremmo elogiando nonostante la pessima partita, tuttavia conferma di essere entrato in campo con un appiglio completamente diverso. Il peggiore.
Mandzukic voto 5,5: Insieme a Dybala anche il croato non spicca per personalità. Si muove poco e perde quei contrasti a centrocampo e da terzino aggiunto che ne hanno fatto un titolare affidabile. (Douglas Costa voto 6: Incide, dribbla, si accentra ma poco più. Le potenzialità ci sono, serve solo minutaggio)
Higuain voto 6: Poteva essere di più perché effettivamente il Pipita lotta, si muove, allarga e segna un gol molto difficile con il sinistro, tuttavia come tutta la squadra cala e perciò è giusto dargli la sufficienza.
PRIMO TEMPO
Ci prova la Juventus al minuto 3 con Federico Bernardeschi. Per il numero 33 juventino però un tiro troppo debole e centrale. Insiste la Juventus che mantiene il possesso e si rivede pericolosa con Dybala al 13′ , tiro troppo debole però che finisce sull’esterno. Un minuto dopo però è Higuain che supera Palomino su passaggio di Dybala, ma viene recuperato e la palla finisce in calcio d’angolo. L’argentino poi si divora un gol facile quando al 15′ su cross dalla trequarti di lichtsteiner, Mandzukic l’appoggia per il numero nove che preso di sorpresa prova con il sinistro ma esce fuori un debole passaggio per Berisha. Che la Juventus controlli la partita lo si capisce con il passare dei minuti e al 21′ Asamoah punta l’uomo, la passa rasoterra a Matuidi che tira di primo, para Berisha ma non controlla lasciando la possibilità a Federisco Bernardeschi di segnare il suo primo gol con la maglia bianconera. Il raddoppio arriva appena tre minuti dopo, Bernardeschi nello stretto serve Higuain che si porta avanti e con il sinistro la manda alta alle spalle di Berisha.
L’atalanta tira fuori le unghie e torna in partita al 30′ dove su una punizione di Gomez, Buffon para ma non blocca e Caldara emula Bernardeschi e riapre la partita. Ancora l’Atalanta che quattro minuti dopo si divora un gol clamoroso con Kurtic che davanti a Buffon non riesce a concludere a rete di testa dopo un cross insidiosissimo di Ilicic.
SECONDO TEMPO
Inizia subito forte l’atalanta dove appena un minuto dal fischio della ripresa Spinazzola crossa a rientrare sul secondo palo, si addormenta Mandzukic e Hateboer colpisce ma in maniera non eccelsa. Ci prova al 51′ anche la Juventus con Benatia di testa nei pressi di un calcio di punizione battut da Dybala, la prende male e per poco non ne approfitta Chiellini. Ancora la Juventus tre minuti dopo, azione tutta di prima a partire da Chiellini per Dybala che di tacco serve Higuain che apre per Bentancur e serve l’argentino , la palla s’impenna e ci prova lo stesso il Pipita e si rende pericoloso. Cambia la partita dopo un minuto quando Dybala crossa sul secondo palo, nessuno nota Mandzukic che di testa l’accomoda in rete. Tuttavia la rete viene annullata con il Var tra le proteste juventine. Al 67′ pareggia l’atalanta con Cristante. Gomez crossa e a sorpresa s’inserisce l’ex Milan che la mette in rete
Insiste l’atalanta, galvanizzata. Al 71’Cross di Petagna, non ci arriva Ilicic, la palla finisce su Freuler che tira con il sinistro ma spedisce la sfera alta. Ancoa l’atalta sette minuti dopo, un cross teso di Hateboer non ci arriva di poco Petagna, blocca Buffon.
La Juventus può cambiare la partita, minuto 81, punizione di Dybala, assegnato prima un rigore su presunta presa di spalla di Petagna. Sbaglia Dybala.
Insiste Dybala qualche secondo dopo con una serpentina in mezzo a 4. Sul seguire del calcio d’angolo lo schema corto fa finire la palla a Bentancur che si libera sul sinistro e tira, parata di Berisha.
Primo tempo giocato a metà. La prima parte in favore sicuramente della Juventus che ha dominato e controllato la gara, complice anche il poco servizio di Kurtic ma soprattutto Cornelius alla squadra. Il gol poi di Caldara ha riaperto la partita ma erano già un paio di minuti che la Dea stava provando a tornare in partita. Nel secondo invece la partita è stata sicuramente influenzata dalla scelta di non assegnare il 3-1. Da quel momento in poi la partita è diventata nervosa con sprazzi di calcio veramente esigui. Juventus non sottotono, anzi il fisico c’è e la prestazione si vede, però è mancata la cattiveria di poter chiudere una partita che sembrava finita dopo meno di mezzora. L’Atalanta invece si dimostra squadra da europa e mette a tacere le critiche di coloro che a inizio anno davano per scontata la resa.
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