NAPOLI-BENEVENTO: l’analisi del match a cura di Flavio Caputo
Match senza storia al “San Paolo” , ieri pomeriggio, tra Napoli e Benevento; i partenopei si disfano senza problemi dei cugini beneventani con un tennistico 6-0. Mai in partita i sanniti, troppo fragili al cospetto degli azzurri che hanno dilagato in lungo e in largo e che non hanno concesso neanche le briciole ai giallorossi. Partita, oggettivamente, poco allenante per gli uomini di Maurizio Sarri dinanzi ai quali si è presentata una compagine molle e discioltasi come un ghiacciolo al confronto con Mertens & compagni.
Luna park Napoli
Troppo forti gli azzurri, scesi in campo con l’ undici base, per i giovanotti dell’ ex Marco Baroni; sin da subito, infatti, le streghe hanno capito che sarebbe stata una giornata “amara”: dopo 2 minuti – il Napoli – gia’ va in rete con Allan, da quel momento è un monologo azzurro che ha ritrovato palleggio e fraseggi nello stretto, ed è entrata come e quando voleva nell’ area “poco” protetta dei beneventani. Il test, ad onor del vero, non ha offerto indicazioni interessanti in proiezione futura per i partenopei; il divario tra le due squadre è troppo evidente e il campo non ha fatto altro che metterlo in luce; ragion per cui è dura stabilire se il Napoli ha ritrovato, anche per impegni piu’ severi, lo smalto e la lucidità – nel giropalla – dei giorni migliori. Oggi, con un avversario che ha fatto poco piu’ che da sparring partner, si è divertito tanto. La partita si è rivelata qualcosa di simile a una passeggiata – con il dovuto rispetto per i cugini di Benevento – nella quale hanno avuto la via priva di intralci gli attaccanti azzurri: Mertens il più scatenato (tripletta per lui), “timbrano il cartellino”anche Insigne, Callejon e il prima citato Allan.
Ritorni graditi
La difesa non ha mai sofferto le avanzate dei giallorossi, e il capitano Hamsik ha fatto registrare qualche progresso che lascia ottimisti per i match ravvicinati di questo mese. Da segnalare anche la buona prova prova di Ounas: l’ algerino nei minuti a disposizione ha confermato le qualità espresse nelle amichevoli precampionato, progressioni e dribbling ubriacanti che hanno portato anche a fargli guadagnare un rigore, poi trasformato da Mertens. Si è rivisto in campo pure Giaccherini, anch’ egli si è procurato un calcio di rigore (ancora trasformato da Mertens).Il Napoli si gode questa vittoria con un punteggio in stile Wimbledon, in attesa del turno infrasettimanale con la Lazio che stabilirà se il Napoli sia riuscito davvero a cambiare marcia dal punto di vista del gioco.
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