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Inizia pian piano a prendere forma il mercato del Torino versione 2017-18, dopo tanti sondaggi e piste battute finalmente è l’ora dei primi arrivi. Oggi visite mediche e firma sul contratto che legherà Salvatore Sirigu al Torino per i prossimi tre anni sulla base del milione e trecentomila euro più eventuali bonus legati a presenze e piazzamento in classifica. Un colpo importante quello messo a segno da Petrachi che si assicura un portiere di sicura esperienza internazionale con ancora voglia di far bene e rimettersi in gioco. Può dunque sorridere Sinisa Mihajlovic che vede riempirsi la casella forse più importante del pacchetto arretrato attorno alla quale costruire un reparto che è più volte andato in affanno in diversi tratti della stagione appena conclusa.
Ora però c’è da fare una riflessione sui centrali difensivi: è arrivato Lyanco che per caratteristiche è un esterno di fascia destra adattabile in mezzo, un colpo di prospettiva anche se costato non poco ma di certo non si possono affidare le chiavi della difesa ad un classe 97 in un reparto da reinventare. Carlao e Castan, entrambi bocciati, non faranno parte della nuova rosa di Mihajlovic; restano Moretti, Rossettini e Ajeti al momento. Troppo poco. Ecco allora Paletta che ha chiesto al Milan la risoluzione del contratto in scadenza a giugno 2018 e che potrà quindi accasarsi sotto la Mole dopo aver rifiutato le avance dell’Atalanta. Pronto per lui un triennale in un’operazione che potrebbe chiudersi già in questa settimana. Più suggestiva ma anche molto più complessa l’ipotesi che porta a Thomas Vermaelen, di proprietà ancora del Barcellona per il cui ingaggio servirebbe un forte “aiuto” da parte dei catalani. Oltre alla questione meramente economica forti nubi si addensano sulle condizioni fisiche del difensore belga, giocatore di sicuro spessore ma troppo spesso tormentato da infortuni che ne hanno irrimediabilmente condizionato il rendimento in tutta la carriera.
Ma la suggestione delle ultime ore, e tale resterà, riguarda il ritorno in maglia granata di Alessio Cerci ormai prossimo allo svincolo dall’Atletico Madrid. L’esterno nativo di Velletri non ha nascosto che prenderebbe in seria considerazione un’eventuale proposta di Cairo che di sicuro non arriverà. Troppi dubbi, vuoi perché i cavalli di ritorno troppo spesso non riescono ad incidere, vuoi, soprattutto, per le ultime stagioni passate ai margini di un progetto nel quale Cerci non è stato mai coinvolto. Meglio puntare su gente con la voglia di spaccare il mondo piuttosto che su profili già abbondantemente appagati.
Per il ruolo di centravanti continua a piacere Duvan Zapata ma non alle condizioni di De Laurentiis che valuta l’attaccante colombiano abbondantemente sopra i 20 milioni. Su Belotti invece nessuna novità sostanziale dopo le voci (e forse non solo) di forti interessamenti o addirittura trattative da parte del Milan e dello United. Qualora il Gallo dovesse davvero partire Petrachi virerebbe con decisione su Zapata, pronto a raccogliere un’eredità tanto ardua quanto stimolante.
A cura di Paolo Cassano
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