Ancora caldo e doloroso l’addio fra le lacrime dell’unico capitano, ancora più caldo l’addio ufficiale di Spalletti reso pubblico nella conferenza stampa di questo pomeriggio. Vediamo però come si sono comportati i ragazzi della Roma..
Spalletti voto 5,5: non puoi comportarti così con un pezzo di storia qual è Totti, proprio no, e i fischi all’ultima di campionato li prendi di santa ragione, all’Olimpico. Oltre questo, la Juve è inarrivabile e siamo d’accordo, ma questo Spalletti bis sembra aver trovato una dimensione migliore sul piano tattico, portando a chudere il campionato a sole 5 lunghezze dalla capolista Juventus. Un plauso meritato alla solidità difensiva dimostrata per tante gare.
1- Szczesny voto 6,5: che incubo scrivere il suo nome se non lo avete salvato sulla tastiera del vostro device o nella vostra fantapp, tranquilli però questo dovrebbe essere stato il suo secondo ed ultimo anno in Italia. 38 reti subite, 4 più dell’anno scorso. Peccato, a gennaio la difesa della Roma sembrava davvero impenetrabile, molto del merito è stato suo. ARRIVEDERCI IMPRONUNCIABILE
19- Alisson voto 6: portiere titolare delle spedizioni europee giallorosse. Alla sua prima stagione ha fatto vedere di che pasta è fatto, ma c’è ancora da lavorare. Chissà se il prossimo anno, con la partenza di Szczesny, la società possa già pensare di affidare a lui la difesa dei pali della porta giallorossa. BELLA SPERANZA MOLTO PRONUNCIABILE
2- Rudiger voto 6,5: sempre sul pezzo il centralone tedesco, diventato poi terzino a fine campionato viste le deludenti prestazioni di Peres. Ambientato completamente al campionato italiano, ha mostrato buona posizione e tenuta difensiva per buona parte della stagione, deve però mantenere la testa lucida in ogni circostanza. SERGENTE
3- Juan Jesus voto 6: arrivato dall’Inter con una certa, giustificata, diffidenza. Ha mostrato però di aver gradito l’ambiente romanista, quando è stato chiamato in causa non ha mai sfigurato, facendo intravedere ,sopratutto nella prima parte di stagione, prestazioni da ottimo difensore. RIFIATO
13- Bruno Peres voto 5: scordatevi le cavalcate in maglia granata. Il terzino brasiliano, arrivato con le più rosee aspettative in quello che doveva essere il suo personale salto di qualità, ha deluso parecchio. Forse è anche colpa di Spalletti che nel momento in cui ha avuto più amnesie e prestazioni davvero opache ha continuato a schierarlo titolare, una volta mostrato un barlume di buon gioco invece, il tecnico toscano ha preferito la stazza di Rudiger a lui. CAFU A CHI?
15- Vermaelen voto 4,5: ”Viene dal Barca, è di sicura qualità”. Alzi la mano chi ha sentito questa frase almeno una volta dal compagno fantacalcista attento ai grandi nomi. Acquisto sciagurato, la tenuta difensiva pure peggio della tenuta fisica. BARCA SENZA ç
20- Fazio voto 7,5: a dispetto del suo compagno di reparto Thomas lui è arrivato in sordina. Al Tottenham non ha giocato granchè complici anche i numerosi infortuni degli ultimi anni. Federico però ha dimostrato un’ottima forma, andando a comporre con Manolas una delle coppie difensive migliori dell’annata, forse seconda solo alla difesa juventina. Sfilze di 7,5 hanno accompagnato la maggior parte delle prestazioni dell’argentino andando a fare le fortune del modificatore difensivo di molte vostre fantasquadre. Veloce negli anticipi nonostante l’imponente statura, perentorio nel gioco aereo. NON FABIO
21- Rui s.v.: poco spazio per lui a causa della lesione al crociato rimediata a luglio. La sua tenuta fisica non era delle migliori, ma questo già si sapeva..
33- Emerson voto 7+: altra nota positivissima della stagione giallorossa. Le sue spinte sulla fascia, la sua quantità unita ad un’attenta fase di ripiegamento hanno fatto spiccare il volo al terzino naturalizzato italiano. Pochi bonus ma davvero grande media voto. Peccato e dispiacere per l’infortunio accorsogli proprio all’ultima giornata, gli auguriamo un rientro veloce perchè la Roma ha bisogno di lui per il prossimo anno. IL VERO PERES
44- Manolas voto 7: grande sicurezza e tecnica per uno tra i difensori migliori del nostro campionato. Già affermato l’anno scorso, non è una scoperta ma una garanzia. E se dovesse rimanere anche il prossimo anno ed aumentare il feeling con Fazio… ALFIERE
24- Florenzi voto 6,5: aveva iniziato come al solito. Perno dell’intelaiatura giallorossa ma molto sfortunato in questa stagione rimendiando ben due infortuni allo stesso crociato. Torna più forte Alessà! NO PAIN NO GAIN
5- Paredes voto 6+: maestro dei calci da fermo. Spalletti ha contato molto sulle sue qualità durante i momenti più bui dell’anno, forse ci si aspettava qualcosa in più ma il ragazzo può davvero rappresentare il futuro del centrocampo giallorosso, farebbero bene a non lasciarselo scappare lì a Trigoria. ASSO NELLA MANICA
6- Strootman voto 6,5: quantità, tanta quantità in mediana, condita da un discreto numero di bonus e da una ritrovata forma fisica. L’olandese ha dimostrato di che pasta è fatto, si spera mai più della frolla che ha dimostrato nel derby. RINATO
16 De Rossi voto 6,5: capitan futuro a questo punto smetterà di essere ”futuro”, un po’ con dolore un po’ con gioia. Ora sono lui e Florenzi i cardini della squadra e siamo sicuri che Totti ha lasciato in buone mani. Solita legna lì in mezzo, metronomo e preziosa risorsa. DURACELL
30 Gerson voto 5,5: se ne potrebbe parlare per un po’, ma abbiamo un esempio calzante proprio dall’altra parte del tevere: Felipe Anderson. Le opportunità gli sono state concesse, in abbondanza oserei dire, ma lui non ha mai osato quel poco di più. Giocatore abbastanza sotto le righe, sicuramente deve ancora ambientarsi nel calcio che conta, ma deve farlo in fretta, l’età è dalla sua. BRASILIANO
4 Nainggolan voto 8,5: una montagna di bonus. Nel nuovo ruolo a ridosso di Dzeko ha fatto le fortune dei suoi fantallenatori, arrivato a doppia cifra con tantissimi assist si è rivelato una delle sorprese della stagione. Corsa, visione ed un tiro violentissimo: il ninja ha iniziato a lanciare i suoi shuriken e non sembra averne abbastanza. NARUTO
7 Iturbe voto 5: altra stagione opaca che ha portato alla sua partenza nella sessione di mercato di gennaio. In granata sembra aver avuto un cauto risveglio. Segue Grenier voto 5,5: ottima prospettiva in quel di Lione, ma gli infortuni non l’hanno mai lasciato in pace. Lanciato da Spalletti in poche occasioni, la prossima stagione sarà la prova del 9. NUMERO FANTASMA
8 Perotti voto 7- :stagione molto complessa la sua. Iniziata con grandi prestazioni, sempre a segno nelle prime tre, ha illuminato il gioco della Roma per la prima parte di campionato andando sempre più a scemare col tempo. Rigorista infallibile e freddo, a discapito della sua parabola discendente se quel suo primo gol su azione non fosse arrivato sul 2-2 domenica staremmo parlando di altro in classifica. ICEMAN
11 Salah voto 7,5: intramontabile, instancabile, frizzante in ogni sua giocata. Spina nel fianco di ogni difesa incontrata, i suoi dribbling non hanno risparmiato nessuno, i suoi bonus altrettanto. P.s. ha fatto la coppa d’Africa? GASSOSA
92 El Shaarawy voto 6,5: molto vicino a Perotti, poichè è proprio a lui che è riuscito a soffiare il posto. Il faraone ha però poca scena rispetto ai compagni di reparto ma i bonus non sono mancati nemmeno da lui. FARETTO
9 Dzeko voto 9: 9 al 9 sì. Capocannoniere di questa serie A, ha trascinato la Roma a suon di gol al secondo posto, vincendo la sfida diretta con Mertens. Ha scacciato i fantasmi delle sue prestazioni opache e per niente lucide sotto porta dello scorso anno. Quest’anno la musica è stata un’altra, una sinfonia che a molti vincitori del fantacalcio riecheggerà per tutta l’estate. Capocannoniere anche in Europa League con 8 reti uscendo agli ottavi. SOGNO O SON DESTO?
10 Totti voto 10: peccato non dare di più. A prescindere dalla infinita ed illustrissima carriera, chi si è dimenticato del rigore vittoria nel girone di andata contro la Samp al 91′? Nessuno, a suo modo e per quanto concessogli è stato determinante anche quest’anno. Vuoi o non vuoi le leggende del calcio sono così, magici ed epici. Ciao Capitano, Roma te salutat. CENTURIONE
A cura di P. De Salve.
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