Lazio, Biglia in conferenza prima della finale:”La Juve è un esempio ci proveremo, non siamo favoriti ma vogliamo crederci”.

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Nella sala stampa dello Stadio Olimpico alla vigilia della finale di Tim Cup ha parlato il capitano dei biancocelesti Lucas Biglia.
Sulla finale:” La stagione non è iniziata bene, con poi il cambio di allenatore, Mister Inzaghi ha però messo le cose a posto e con umiltà e tanto lavoro siamo arrivati a questa partita. All’inizio la finale era una cosa lontana, ma adesso conta solo il risultato di domani, perché ci si ricorda sempre solo di chi vince. Veniamo da una sconfitta con la Fiorentina che ci ha fatto male perchè vogliamo tenere il quarto posto “.
Sulle difficoltà contro la Juventus: “Le ultime quattro le ho perse e a volte non sono pensieri positivi. Mi vengono in mente ricordi brutti, ma questa è una nuova opportunità e ho tanta voglia di far bene. Sarà la prima finale di Coppa Italia che giocherò, perché nell’altra ero infortunato. Dovremo cambiare l’approccio, l’ultima volta abbiamo fatto una brutta figura. Dobbiamo ricordare la partita dell’Olimpico ed essere concentrati 120 minuti “.
Sulle qualità da mettere in campo:“C’è un po’ di nervosismo non è una partita facile, giochiamo contro l’unica squadra in corsa ancora su tre fronti. Non sarà facile, ma dobbiamo credere in noi. Siamo arrabbiati anche noi dell’ultima partita e abbiamo voglia di conquistare il trofeo.Servirà tutto, cuore, intelligenza, determinazione. Stiamo lavorando bene, dobbiamo essere sereni, abbiamo fatto un bel percorso, domani sarà una partita secca. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo dentro”.
Sulle differenze tra le due squadre:“Ognuno ha punti deboli da migliorare, la Juve è una squadra da seguire, una delle più forti d’Europa. Ha tanti campioni, gente che ha vinto tanto. Noi stiamo lavorando sui nostri punti forti e deboli, sulla carta non siamo favoriti ma dobbiamo crederci. Rompere il ghiaccio con la Juve? Speriamo, sarebbe una bella cosa”.
Sull’importanza della partita:La rabbia per non esserci stato in quella partita (la finale di due anni fa) è tanta, perché avevo provato fino alla fine . Ma l’infortunio era più grave di quello che pensavo. A volte, però, il calcio ti dà una rivincita. Questa lo è. Quando vinci la fame ti porta ad avere ancora più fame sarebbe un bell’inizio. Parolo recuperato? Vedremo, abbiamo ancora l’allenamento di domani”.



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