Prima della conferenza, Massimiliano Allegri ha voluto ricordare le vittime della strage dell’Heysel, successa il 29 maggio 1985 a Bruxelles in cui persero la vita 39 persone.
Inizia Chiellini:
Come si può definire la difesa della Juve? A tre o a quattro, come ti senti meglio?
I numeri sono relativi, perchè la fase difensiva si fa in 11. La cosa più importante è la disponibilità al sacrificio, soprattutto dagli attaccanti, che ci hanno dato grande aiuto. Siamo stati solidi e dovremo dimostrarlo anche sabato.
Tu due anni fa non c’eri, la stai vivendo in maniera particolare?
No, come i miei compagni. Ci sentiamo diversi e migliori rispetto a due anni fa. Abbiamo qualità tecnica maggiore e siamo abituati ora a certe partite. Ma il Real Madrid ha più esperienza di noi.
Quali pensi possano essere le chiavi tattiche del match?
Il Real alla fine è una squadra che sembra sia li a giochicchiare, ma appena pensi di avere il sopravvento ti colpisce. Tipo con il Napoli e il Bayern Monaco. Hanno dei giocatori straordinari, da parte nostra dovremmo continuare sulla strada intrapresa nell’ultimo periodo. Fondamentale sarà l’approccio alla partita, la voglia di vincere i contrasti e l’ordine in campo.
La tua intesa con Bonucci. Lui più lanciatore e tu più marcatore?
Sono caratteristiche visibili. Dietro siamo 5 centrali di altissimo livello, con caratteristiche diverse. Si parla sempre di me, Barzagli e Bonucci, ma anche gli altri due centrali giocherebbero titolari nel 90% delle squadre europee.
Come influenza nella testa dei giocatori la finale persa nel 2015?
Io sono sempre abituato a trasformare le sconfitte in energia positiva per provare a raggiungere l’obiettivo. Certe cose rimangono sicuramente. Due anni fa abbiamo fatto un primo tempo un po impauriti, poi nel secondo tempo quando potevamo vincerla abbiamo pagato l’inesperienza.
Cosa cambia affrontare Bale o Isco?
Qualche piccola differenza c’è, per le caratteristiche dei giocatori. Meglio o peggio non esiste, perchè sono due fuoriclasse, noi dovremmo cambiare a seconda di chi gioca. Isco è stato uno dei valori aggiunti, oltre al solito Cristiano.
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Buffon merita il Pallone d’Oro? Puoi dirci qualcosa di lui che non sappiamo?
Sapete tutto, sono stato fortunato perché ho fatto tutta la carriera assieme a lui e non mi rendo conto cosa possa essere non avere un portiere alle spalle di quel livello. Non è giusto dare un Pallone d’Oro alla carriera, lui se lo merita per quello che sta facendo. Se lo vince, sarà una conseguenza di quello che succederà sabato. Impensabile non concedere qualcosa al Real.
La vostra difesa è la migliore, ma il Real segna da 64 partite. Voi come affrontate un attacco del genere?
Studieremo bene i dettagli, già li conosciamo ma cercheremo di limitarli. Qualcosa sicuramente concederemo, ma speriamo il meno possibile. Bisognerà far qualcosa di importante, dovremmo essere al 100% e quel pizzico in più per non prendere gol come col Barcellona. Mi viene in mente la parata di Gigi su Iniesta…
Juan, Paulo e Gonzalo. Quanto valgono all’interno dello spogliatoio?
Il gruppetto sudamericano è importante. Portano più allegria e spensieratezza rispetto a noi italiani, che siamo più seri e bacchettoni. Ci vuole anche questo. Massimo rispetto e sincronia l’un l’altro, fino alla mattina stessa sembra che vadano a giocare una partita con gli amici del quartiere, ma poi in campo cambia tutto. Non è sempre cosi scontato.
BBC del Real contro la BBC della Juve. Li si gioca la partita?
Troppo riduttivo, ma riuscire a reggere l’urto del Real sarà sicuramente un aspetto importante. Dovremo cercare di tenerli lontani più possibile dalla porta, perchè senno prima o poi ti puniscono. Devi tenere il pallino del gioco, perchè se non la tocchi per 60 minuti poi non ne hai più.
Il Real ha un “complesso Juventus”?
No, sono talmente forti e vittoriosi che non può avere un complesso Juventus. Negli ultimi anni ci è andata quasi sempre bene.
Siamo alla fine di un ciclo o siete lungo la strada?
Due anni fa c’era la fine di un ciclo per età anagrafiche e scelte di vita. Al momento credo di no, poi qualcosa in futuro si cambierà. Qualcuno vorrà cambiare aria, noi stiamo invecchiando. La società sa cosa fare, io non sono preoccupato.
Il fatto che il Real abbia vinto il campionato all’ultima giornata, può complicare la preparazione alla finale?
Col Crotone è stata una partita vera, arriviamo alla pari. Noi abbiamo vinto un trofeo in più, ma cambia poco. Loro hanno vinto all’ultima ma bastava un pareggio. L’esperienza di due anni fa ci aiuterà ad arrivare meglio anche dal punto di vista di tensione nervosa.
Pensate che riuscirete a confermare la vostra grandezza con la Champions?
Credo che non sia un caso che dopo due anni siamo qui. Lo scorso anno siamo usciti agli ottavi col Bayern in un certo modo, meritando di passare fino al 90esimo. La squadra oltre al profilo internazionale di altissimo livello, lo sta anche mantenendo. Nei prossimi anni la presenza ai quarti di finale, semifinale o finale deve essere garantito, poi gli episodi cambiano. La squadra deve ambire con continuità ad essere al top internazionale.
La svolta in Europa è la partita col Porto?
Da parte nostra c’è stata una crescita costante poi sicuramente il cambio modulo ci ha dato nuova linfa. Vincevamo ma non eravamo contenti, non ci divertivamo. È stato input, ma a livello internazionale era già passato. Se ti devo dire una partita, ti dico quella col Barcellona. Che comunque è una conclusione di un processo lungo, dopo le critiche per il gioco arrivate in inverno.
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Tocca a mister Allegri:
C’è ottimismo per questa partita. È un avversario da combattere?
Affrontiamo la settimana con grande serenità, senza l’ansia. L’ottimismo ci deve essere, ma non mi sembra giusto dire che siamo i favoriti. Loro negli ultimi anni hanno vinto due Champions. Una squadra abituata a giocare le finali, come noi. Bisogna avere grande convinzioni e autostima, ma loro sono i favoriti.
Tornare alla difesa a 3 sarebbe l’antidoto al Real?
Può essere anche Buffon, Bonucci e Chiellini. Abbiamo un sacco di B e C. Sarà una grande finale, i dettagli faranno la differenza. Sapendo che giochiamo con il Real, abbiamo grande consapevolezza.
Come definisci i tuoi giocatori?
Fantastici. Hanno fatto una stagione straordinaria, ma c’è da fare l’ultimo sforzo. Dovremo avere più motivazione di loro. Finora non posso che ringraziarli. Fare 91 punti non era assolutamente facile, vincere la Coppa Italia e arrivare in finale di Champions non era semplice.
Tre parole che userà di più in questi giorni?
Non lo so. Bisogna essere concentrati su quello che dovremo fare, senza ansia. Ce lo siamo regalati, andiamo li fiduciosi, con la consapevolezza e convinzione maggiori rispetto a due anni fa. Ma c’è il Real Madrid.
Ha qualche dubbio riguardo a qualche giocatore?
È solo lunedì. Stiamo bene fisicamente e mentalmente. Giochiamo una finale di Champions, siamo carichi. Venerdi andremo a Cardiff, faremo un allenamento al giorno neanche troppo lungo perchè fa caldo.
Lavorerete nello specifico nell’aspetto psicologico?
La squadra è migliorata molto sul fatto di accendere e spegnere l’interruttore nel momento giusto. Fra poco accenderemo l’interruttore per fare l’allenamento poi lo spegneremo. L’importante è accenderlo sabato.
C’è stato un grande lavoro per arrivare fin qui?
Un grande lavoro da parte di tutti. La Juventus deve abituarsi a stare sempre nelle prime 8. L’ansia consuma energia, in questo momento dobbiamo affrontare la settimana come se affrontassimo una partita normale, poi sabato sarà una grande serata.
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Avverti una psicosi da finali perse?
Questa è una partita importante, ma bisogna fare le stesse cose fatte tutto l’anno. La negatività porta negatività: è vero quando sono arrivato era cosi, ma anche ora. La Juventus ne ha giocate 8 finali, è una cosa straordinaria. Se si vince siamo tutti più contenti, ma è importante esserci arrivati. Poi ci deve essere un pizzico di buona sorte. Sta negatività mi da fastidio.
Cosa cambia a seconda di chi giocherà nel Real?
Hanno cambi importanti come Asensio, Morata… oltre agli 11. Il loro modo di giocare è cambiato e migliorato e l’equilibrio lo da Casemiro. Bale dà più profondità, mentre Isco è molto più tecnico.
Pensi che la Juve entro tre anni possa arrivare a giocarsi un’altra finale?
Come logica la Juve ha una rosa importante. Negli ultimi 3 anni abbiamo fatto 2 finali, per migliorare la rosa basta poco ma è difficile migliorare. La società lavorerà per mantenere la Juventus tra le prime 8, perché la Champions ti fa conoscere in tutto il mondo.
La coppia Dybala-Higuain ha superato le sue aspettative?
Higuain e Dybala hanno affinato la loro compatibilità. Ci voleva un po di tempo. Su quello sono stati molto bravi.
Higuain riuscirà a togliersi di dosso l’etichetta di giocatore non decisivo?
Deve stare tranquillo. Magari segna in finale. Col Monaco ha segnato dopo che si diceva che non era mai decisivo. Farà una grande finale.
Dopo le dichiarazioni di Nicola: se vince lei andrà in bicicletta fino a dove?
No no, la bici non fa per me. Ho fatto troppa fatica a fare 8km in salita. Sono contento per il Crotone e mi dispiace per l’Empoli. Nicola ha fatto un grande campionato, gli faccio i complimenti.
Cosa è cambiato rispetto a due anni fa?
Nell’aria c’è più positività. Abbiamo più autostima rispetto a due anni fa. Mi lascia molta tranquillità e serenità. Siamo cresciuti tutti, è un percorso affascinante. Siamo dentro la centrifuga ed è bello starci, poi lunedì a bocce ferme penseremo a cosa abbiamo fatto in questi 3 anni. Ma dobbiamo portare a casa la coppa.
Lei in cosa è cresciuto in questi 3 anni?
Non lo so, sono cresciuto nella metodologia del lavoro, nell’approcciare le cose, nel confrontarmi. Nel valutare dove sbaglio. A me arrivare in finale di Champions mi dà una gioia immensa, sono fortunato a sedermi in panchina sabato a Cardiff.
Il Real Madrid come è cresciuto rispetto a due anni fa?
Nella seconda parte della stagione è cresciuto molto. Bisogna fare i complimenti a Zidane: Casemiro è il giocatore con meno qualità ma che da equilibrio.
Cosa pensi di Zidane?
Vincere la Champions al primo anno e al secondo arrivare in finale e vincere la Lega non è da tutti. Non è solo l’aspetto tattico, ma ci sono tanti altri aspetti. Sono convinto che Zidane sia un grande allenatore.
Questa è la partita più importante della tua carriera?
La seconda, perchè la prima l’abbiamo persa a Berlino. Ma questa è più equilibrata.
Hai preparato già la formazione sia con Isco e Bale?
Oggi non si fa niente (ride ndr). Con Bale sono più ordinati e meno fantasiosi, con Isco più fantasiosi e meno ordinati.
Quale è la cosa più importante che deve avere la Juventus per vincere questa finale?
L’equilibrio. Bisogna avere la forza mentale di rimanere dentro la partita. In una partita secca è importante l’equilibrio. Dobbiamo mantenere la testa libera.