FOCUS ATALANTA: beneficenza dentro e fuori dal campo

Il gol di Conti è stato importantissimo dal punto di vista della classifica, con la qualificazione diretta (ipotecata) all’Europa League dopo 26 anni di astinenza, e, da un’angolatura particolare, riguardo alle varie promesse che sono state mantenute: alcune già erano uscite allo scoperto, come la volontà di Gasperini di ballare la Papu Dance, ed altre più nascoste, di cui l’esempio vivente è la sopracitata ala destra classe ’94 che si è tinto i capelli di biondo per una scommessa col suo procuratore.

E in quale manifestazione doveva esibirli, al pubblico, se non in occasione della rete fondamentale (metaforicamente parlando) messa a segno la sera del 15 maggio, quando il duo Petagna&Gomez hanno alzato il sipario dell’evento di beneficenza per gli InsuperAbili, la scuola calcio nata nel 2011 per tutti i ragazzi e ragazze colpiti da qualche forma di disabilità, motoria e non solo.

Sul palco hanno fatto presenza anche Gollini (performance rap), Cristante (noto campioncino di ping-pong, a quanto si vede nei vari Instagram stories dei giocatori) e Gasperini, con la tanto attesa Papu Dance, ispiratrice della hit calcistica del momento “Baila como el Papu”.

Il risultato della serata? Ben €27.900!

Beneficienza fuori dal campo e…dentro. Sì, perché l’Atalanta non solo la fa ma anche la riceve (dalle altre squadre). All’asta, ovviamente, i prezzi pregiati del famoso Museo Atalantino, da cui si stanno separando, oltre a Gagliardini, Caldara e Kessie. Precisione: il primo è già stato accasato alla Juventus che, però, ha riscattato Benatia. Probabile, allora, che il giovane rimanga ancora un anno a Bergamo per annusare quel profumo europeo a cui, nella squadra bianconera, dovrà farci l’abitudine.

Davanti al secondo, invece, stanno per aprirsi i cancelli di Milanello, dopo che il suo agente ha chiuso col lucchetto quelli di Trigoria. Per assicurarsi il talentuoso centrocampista, i rossoneri hanno pareggiato l’offerta dei giallorossi ma aumentando l’ingaggio: 2,5 milioni di euro contro i “soli” 2 milioni.

C’è chi lo definisce un azzardo, da parte della nuova proprietà cinese, ma fatto sta che l’affare, in ogni caso, l’ha fatto la Dea siccome, tirando le somme, il gruzzoletto che ne ricava dalle tre vendite ammonta a 85 milioni.

Stadio nuovo, progetto ambizioso e casse piene: il sogno atalantino parte da qui.