Allegri: “Abbiamo iniziato dal trofeo minore, proseguito oggi, speriamo di vincere anche il più grande”

CAMBIO AL 4-2-3-1

“L’ avevo provato dieci minuti di allenamento tre quattro mesi prima. Dopo la sconfitta di Firenze avevamo ancora quattro punti di vantaggio… Ma la squadra con quel modulo non aveva margini di miglioramento. Ho deciso in due giorni perché la palla era lenta, faceva fatica a muoversi,  e mi infastidiva questa cosa, me la portavo dietro da diverso tempo. La squadra ha reagito bene, anche cambiando gli interpreti eravamo migliorati con i due di centrocampo”.

CONSAPEVOLEZZA AUMENTATA PER LA CHAMPIONS

“C’ è una consapevolezza diversa rispetto a due anni fa perché c’è una crescita dell’ autostima, sia di squadra che nell’ ambiente. Abbiamo più convinzione per vincerla rispetto a Berlino”.

CONTRATTO

“Non ci saranno sorprese, dovremmo incontrare per confrontarci, ora abbiamo altri impegni. Bisogna capirci perché in tre anni la Juventus è arrivata a un livello talmente alto che poche volte non abbiamo giocato per vincere. Bisogna essere lucidi per capire come e dove si può migliorare. Non è facile perché un conto è quanto cambi otto giocatori un conto uno o due”.

HIGUAIN

“Ci sono ruoli dove non si sceglie, bisogna comprare il migliore, il centravanti è così. Higuain è il migliore assieme ad altri due o tre”. 

CAMPIONATO DIFFICILE

“Questo non vuol dire che la Juventus ha avuto vita facile per vincere lo scudetto. Giocare 57 partite il primo anno, 51 il secondo e 57 il terzo non è facile, arrivare in fondo e vincere. Vincere è sempre una cosa straordinaria perché vince solo una. Quest’ anno la Roma e il Napoli faranno 87 e 86 punti, Non era mai capitato che la seconda e la terza facessero tutti questi punti. Loro ci hanno tenuto la tensione alta per il campionato ma anche per la Champions, sotto questo aspetto c’è anche da ringraziarli”.

MERCATO

“La Juventus è arrivata a un livello talmente alto che è difficile migliorare. Ma ha dei dirigenti bravi e sapranno cosa fare”.

MIGLIORAMENTI

“Dentro una stagione ci sono momenti positivi e negativi da gestire in più modi. L’ importante è fare tutto in funzione del risultato, Questa squadra deve migliorare molto nel possesso palla quando si è in vantaggio. Da quando non c’è più il retropassaggio del portiere è cambiato il calcio. Io mi ricordo quando ero bambino e andavo a vedere il Livorno, quando la partita era 1-0 a un quarto d’ ora dalla fine finiva così. Ora è statistica, negli ultimi 15 minuti le partite cambiano. Quindi o difendi e lasci palla agli altri o devi avere un buon possesso palla, altrimenti la palla è sempre in gioco, con 20 palloni intorno al campo, il tempo effettivo è aumentato, la gestione della palla va fatta con grande lucidità quando l’ avversario non è più ordinato per venirtela a prendere”.

SCUDETTO PIU’ DIFFICILE

“E’ stato più difficile perché la seconda e alla terza hanno fatto tanti punti. Quando arrivi in fondo a tre competizioni è normale che qualcosa cedi. Contro la Roma abbiamo preso tre mezzi tiri e subito tre gol. Contro la Lazio paradossalmente abbiamo subito molti più tiri e non preso gol. Mentalmente con la Roma eravamo più leggerini. Abbiamo iniziato con il trofeo più piccolo, ora preso quello medio speriamo di arrivare al più grande”.

SCONFITTA CONTRO LA ROMA

“Io ero molto sereno. Contro la Roma non contava perché era uno scontro diretto, veniva dopo la qualificazione alla finale quindi la testa era a Cardiff, con la Roma che lottava per il secondo posto e nonostante tutto la squadra ha fatto una buona partita. Dove giochi bene ma può succedere di tutto, infatti abbiamo perso”.