Riprende la preparazione in casa Torino dopo il giorno di riposo con temi importanti verso l’appuntamento di domenica alle 15 al Sant’Elia contro il Cagliari. Il report del sito ufficiale (qui la notizia) ci informa che Iago Falque e Carlao hanno svolto gran parte della seduta assieme ai compagni in gruppo e quindi inducono ad un velato ottimismo in vista del prossimo impegno di campionato. Ancora prematuro esprimersi con giudizi definitivi sulla stagione dei singoli, i conti come sempre si faranno alla fine del percorso intrapreso con le nuove basi gettate la scorsa estate. Molto però il campo finora ci ha detto e si può affermare senza paure di smentite che Iago in questo Toro rivesta un ruolo più nodale rispetto a Ljajic. Arrivati in pompa magna dalla Roma, i due attaccanti esterni hanno lavorato entrambi con impegno, non c’è che dire, ma sul rendimento e sul peso all’interno del gruppo i risultati vanno a favore dello spagnolo. Nessun giudizio o parallelismo ma al di là dei numeri, che comunque parlano a vantaggio dell’attaccante spagnolo, ciò che fa pendere l’ago della bilancia a favore di Iago Falque è la partecipazione al gioco, la concretezza e soprattutto la continuità di rendimento. Quest’ultimo fattore è davvero importante in una squadra moderna, poter contare su uomini capaci di tenere il livello qualitativo sempre su standard medio-alti può fare la differenza in larghi tratti della stagione. Non ci sentiamo di poter dire lo stesso su Ljajic, in possesso sì di un bagaglio tecnico assolutamente sopra la media ma anche evidenti limiti di continuità. Del resto se avesse anche quella sarebbe un giocatore da top club europei. Mihajlovic si sta sempre più orientando verso scelte radicali, la squadra ha bisogno di trovare una fisionomia ben precisa puntando su giocatori affidabili, anche a discapito di chi era considerato un punto fermo ad inizio campionato. Lukic ne è esempio lampante, forse ancora un po’ acerbo ma il talento c’è tutto oltre alla gamba e alla volontà di crescere di un ragazzo che sicuramente farà strada se continuerà ad applicarsi così come sta facendo. Doveroso spendere anche qualche parola su Carlao di cui abbiamo accennato ad inizio articolo. Per come si stava evolvendo il campionato del Torino e per le ambizioni che la squadra aveva mostrato di meritare, l’arrivo della finestra di mercato di gennaio era vista un po’ come acqua nel deserto soprattutto in ottica difesa. Un centrale con i piedi buoni sarebbe dovuta essere l’assoluta priorità visti i chiari limiti di organico che la rosa a disposizione di Mihajlovic aveva palesato. Si è parlato di Vida, poi di soluzioni “interne” come Ranocchia o Andreolli per poi arrivare al brasiliano Carlao. Ora, non possiamo giudicare non avendolo ancora visto all’opera ma il passato parla di un professionista sicuramente serio ma probabilmente non il profilo di cui il Torino aveva bisogno. Il non averlo mai e avuto a disposizione qualche dubbio fa sorgere, il rischio che sia stato preso un abbaglio clamoroso sulle condizioni fisiche è sorto a più di un addetto ai lavori. La possibilità di averlo a disposizione per questo finale di campionato è tangibile, certo non sarà facile inserirsi e strappare una maglia a Rossettini o Moretti (fresco di rinnovo contrattuale) ma se i minuti giocati dovessero essere zero a fine stagione qualcuno in società dovrebbe porsi più di una domanda. Intanto domani è prevista una doppia sessione di allenamento alla Sisport che ci offrirà indicazioni importanti sulle possibilità di Iago di essere a disposizione per Cagliari. E magari, finalmente, anche Carlao.
A cura di Paolo Cassano