ROMA, Spalletti: “Bologna squadra insidiosa. Gerson? Ho sbagliato qualcosa io. De Rossi è migliorato e Totti…”

SULL’ELIMINAZIONE DALLA COPPA ITALIA
“Dopo le partite ci parliamo in maniera corretta. In questo caso qui c’è dispiacere e insidia che possa diventare una sconfitta difficile da superare. Ci siamo detti di essere ancora più professionali. Dobbiamo rafforzare il concetto del sotto palla e del contrasto. Bisogna lavorare bene con il sorriso e con il ghigno perché è una partita che può disturbare”.

SUL BOLOGNA
“Donadoni è un professionista serio ed esperto che fa giocare bene le sue squadre. Hanno velocità e potenza nel reparto offensivo. Anche se non hanno nulla da chiedere al Campionato il Bologna ha vinto due delle ultime tre partite. Bisogna essere pronti perché loro giocheranno senza pressione, hanno anche molti ex che vorranno mettersi in mostra. Sarà una partita insidiosa”.

SUI PORTIERI
“Abbiamo due portieri forti che si confrontano e possono giocare entrambi. Sono tutti e due in ottima condizione e appena uno cala l’altro gli prende il posto. Il confronto li aiuterà, hanno guià fatto vedere le loro qualità”.

SU DE ROSSI
“L’allenamento sarò importante, De Rossi è migliorato molto”.

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SU GERSON
“Ci sono sempre state partite dove avrebbero potuto mettere in difficoltà la sua condizione fisica e mentale. Avendolo fatto giocare poco non sai mai quale può essere la risposta. Quando ci sono partite ravvicinate non riesci a capire bene negli allenamenti se chi ha giocato meno è in grado di giocare o meno. Probabilmente ho sbagliato qualcosa, ho tolto qualcosa a lui, perché gli altri in quel momento stavano meglio. Su Gerson andrà fatto un ragionamento a fine campionato”.

SULLA DIFFERENZA DI FATTURATO TRA ROMA E LAZIO
“Io non so i conti degli avversari, io so le cose nostre. Loro sono stati più bravi. Noi lavoriamo per continuare a vincere. Ci giochiamo moltissimo per avere un futuro importante”.

SULL’IMPIEGO DI TOTTI NEI MINUTI FINALI E SULLE CRITICHE DEI TIFOSI
“Devo gestite uno spogliatoio e una squadra. Nelle competenze del mio ruolo ci sono possibilità di far entrare qualcuno negli ultimi minuti. Io non voglio gestire la storia di Totti, cerco di fare le cose con coerenza. Totti rimane un giocatore importante per il club”.

SUI POCHI GIOCATORI IMPIEGATI DURANTE LA STAGIONE
“E’ dipeso tutto dalle mie scelte: Gerson, ad esempio, l’ho fatto giocare poco. I giocatori c’erano. Confrontando le cose con la Juventus, che se cambia i giocatori fa bene sia in Coppa che in campionato, non siamo a qual livello. La squadra ha sbagliato alcune partite, ma nel tratto non c’è un periodo negativo. Veniamo da 5 vittorie, anche se siamo usciti dalla Coppa Italia, quindi è difficile dire che la squadra è sbagliata. In quei momenti dove abbiamo perso evidentemente l’allenatore ha sbagliato qualcosa”.

SULLE 5 VITTORIE DI FILA CHE, PERO’, HANNO PORTATO ALL’ELIMINAZIONE DELLA ROMA DALLE COPPE
“Abbiamo fatto 18 mesi di lavoro e bene. Abbiamo sbagliato due singole partite e non un periodo. È vero che siamo usciti da 2 competizioni. Ora c’è un traguardo importante che è la classica del campionato. È un momento importante questo qui”.

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NELLE TRE SFIDE DI COPPA LA ROMA E’ SEMPRE ANDATA SOTTO PER PRIMA…
“Il dato lo commento dicendo che la prima cosa che avevamo messo dentro queste partite qui era di non prendere gol fino al 30′ del secondo tempo. Perché in uno stadio come il nostro e le qualità dei nostri giocatori ci permettono di fare gol in qualsiasi momento. Non ci siamo riusciti. Io ho cercato di provocare la massima reazione alla squadra parlando di ossessione. Evidentemente l’ho fatto poco, ci avrei dovuto mettere ancora più peso nel motivare queste partite qui. Bisogna stare attenti allo scorrimento delle partite”.

RENDIMENTO SOTTOVALUTATO IN CAMPIONATO?
“Sono un gruppo di professionisti seri e hanno portato a casa tantissimi risultati. sono dispiaciuto per quello che si diceva prima, ma soddisfatto per come si viene al campo. Dal mio punto di vista è più facile: sono  attento a tutti i particolari e so che nei 18 mesi di lavoro abbiamo fatto dei punti importanti rispetto alle altre squadre. Nel calcio esiste solo il fatto di imporre la vittoria, e si è felici sono se si vince. L’allenatore deve stare dentro a questa cosa, però bisogna parlare chiaro ai tifosi. C’è bisogno di  lavoro e di un programma per contendere i titoli alla Juventus, loro hanno un vantaggio, punto e basta. Dobbiamo essere bravi a programmare e diminuire il distacco da loro. Mi sembra che in questi 18 mesi il gap è diminuito. Vogliamo essere una cosa unita come squadra come movimento”