PALERMO, le parole di BACCAGLINI: “Progetto serio. Al lavoro per tornare subito in A”

Il nuovo presidente del Palermo, Paul Baccaglini, si è concesso a un’intervista live al Giornale di Sicilia. I tifosi gli hanno fatto le domande in Diretta Facebook, ecco cosa ha risposto l’ex Iena.


Baccaglini esordisce così: “Fa piacere arrivare a questa data fatidica: abbiamo sentito l’esigenza di mettere i puntini sulle i per dire che il silenzio non significa sparire, significa che si sta lavorando. Dalle due parti ci sono gli squadroni che stanno finalizzando il tutto. Finché non è tutto vidimato, non mi espongo, però possiamo tranquillizzare i tifosi”.

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Il Palermo è vicino alla retrocessione matematica, magari proprio nel giorno del closing: “E’ l’ironia della sorte…Quest’anno le abbiamo provate tutte, ma siamo arrivati a un’evitabilità aritmetica che speriamo non ci condanni domenica. Immaginiamolo come un cerotto che si deve strappare. E’ un punto di partenza. Voglio ricostruire il Palermo insieme ai tifosi”.Sarà prevista una rivoluzione?: “Più volte abbiamo parlato di un progetto B che prevede un direttore sportivo e un allenatore che sappiano vincere la Serie B. Non ci sono mezzi termini: l’anno prossimo dobbiamo vincere la Serie B. Voi lo sapete meglio di me. La A e la B sono campionati diversi. Ci sarà una rivoluzione, ci sarà da fare una squadra che dovrà essere competitiva e capace di vincere il campionato con qualche giornata d’anticipo, così potremo pensare alla A”.Su chi sarà il prossimo allenatore rosanero: “Abbiamo già qualche idea, si devono avere sempre più opzioni. Adesso c’è da sedersi al tavolo con questi allenatori, spiegare il nostro progetto e poi capire quale sarà il profilo più adeguato. Non si possono improvvisare le cose, perché in B ci sono i leoni che ti aspettano per divorarti. Si deve partire subito con la marcia ingranata”.I nomi di Sabatini, Delio Rossi e Guidolin?:“Sinceramente, per il campionato di Serie A, fossimo rimasti, c’era qualche nome sperimentale. Invece per la Serie B bisogna avere dalla nostra parte delle persone che conoscano concretamente il campionato di B. In questo caso meglio puntare sull’esperienza e su persone che abbiano vinto in B“.

Il ruolo Zamparini e il rapporto con lui?: “Amici palermitani, Zamparini ha il mio numero, sa chi chiamare. Maurizio è un uomo di enorme passione: con la città di Palermo ha vissuto una storia d’amore. E come tutte le storie d’amore può finire male. Io deciderò con la mia testa, pur ascoltando i consigli suoi e di altri. A Zamparini è impossibile chiedere di non parlare di calcio”.Baccaglini che ha poi parlato della YW&F Global Limited: “Dietro questa dicitura, c’è una serie di lettere dette un po’ a caso. Volevamo chiamarla 800A Global Limited, ma abbiamo preferito di no (ride, ndr). E’ un po’ come la serie di numeri nascosta nei cartoni animati della Disney. Detto questo, investire sul calcio italiano è troppo importante: Apple, per dire, naviga nell’oro perché crea necessità che non esistono, nessuno in realtà necessita di un telefono che costa migliaia di euro. Il mercato del calcio, invece, trova già una necessità tra la gente. Tornando alla YW & F Global Limited, l’abbiamo costituita ad hoc per far sì che si potesse agevolare questa operazione: il flusso, l’architettura e tutto il resto verranno svelate prossimamente”

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Force India nuovo sponsor?: “Con loro ci sono, chiaramente, tutta una serie di iniziative che stavamo studiando. Adesso, con la definizione societaria, ci sono iniziative che riguardano attività extra-calcistiche. A noi interessa potenziare il brand Palermo e con la Force India vogliamo lanciare queste iniziative”.Sul budget per la Serie B: “Io sto sempre molto attento a parlare di budget, soprattutto perché va discusso con la scelta tecnica. I tifosi sono analisti dello sport: prima ufficializzeremo l’area tecnica, poi la rosa. A seconda del direttore sportivo, ci saranno degli aggiustamenti in corsa. Però, sul budget, non voglio dare numeri perché poi si vengono a creare delle aspettative al centesimo. Non ci sono vantaggi a retrocedere in B. Tutti conoscono il paracadute e i meccanismi economici. Non ci nascondiamo dicendo che avremo un budget più ampio rispetto alle altre di B e dovremo massimizzare questo vantaggio rispetto alle altre di B. Ma anche lì si tratta di investimenti sensati: saranno nomi a servizio del progetto, non il contrario”.
Nestorovski e Rispoli?: “Si tratta di massimizzare il capitale che già c’è. Da molti giocatori non ho visto l’impegno che mi aspettavo. Io magari non ho le capacità tecniche per giudicare la tecnica, però ci sono delle componenti che da ex sportivo riescono a cogliere. Nestorovski e Rispoli sono due nomi che rappresentano la mia filosofia, cioè i nomi al servizio del progetto, un progetto vincente. Giusto rivoluzionare, ma non mettiamo dinamite e distruggiamo tutto”

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Sulla campagna abbonamenti: “Io ringrazio di cuore gli abbonati, siete la spina dorsale della nostra squadra, grazie per la vostra fiducia. Pensiamo a una serie di iniziative che riguardano gli abbonati. Stiamo stringendo delle partnership che premieranno la costanza e la fiducia dei tifosi abbonati. Adesso noi dobbiamo pensare a creare una squadra che possa tornare in A”.Perché ha scelto Palermo?: “Ho uno strano karma con Palermo. Ho lavorato a RTL e alle Iene, in tutte e due queste realtà ho stretto amicizia con due persone palermitane: a RTL Angelo Vicari e alle Iene Pif. Quindi c’è qualcosa nello spirito palermitano che mi rimanda a questa città. C’è qualcosa nel loro carattere, nel loro modo di porsi, nella loro generosità. Valori puri e sinceri. Palermo arriva inoltre da un rapporto con Maurizio Zamparini: c’è un impero nel suo portfolio e il Palermo Calcio rappresenta la punta di diamante. Ci sono delle forze che fanno sì che certe cose accadano in un certo modo”.Sul progetto del Nuovo Stadio?: “E’ un progetto, questo, che mi anima moltissimo. Mi entusiasma molto, questo progetto porterà a Palermo grandi cose. E’ un concetto diverso, oltrepassa i confini del calcio, il tempio in cui si celebra il rito del Palermo Calcio, ma sarà una cosa importante sette giorni su sette”.Chi c’è dietro Baccaglini?: “Non si può sapere qualcosa di nuovo su chi sono i miei soci. La struttura è fatta di più parti, però durante questo periodo ci siamo resi conto che era importante mettere una figura importante dietro alla solidità economica e finanziaria di questo progetto. Poi in sede di presentazione sarà tutto evidente. Non faremo nomi e cognomi. Queste cose, poi, verranno fuori. Anche noi abbiamo la serietà finanziaria di gruppi importanti, però a livello contrattuale ci sono delle clausole che ci costringono alla riservatezza. Ciononostante la solidità economica che si aspetta il tifoso medio ci sarà”.

Cosa ha pensato sua moglie Thais, ex velina?: “Quando ho preso questa decisione, all’inizio l’ha presa come a dire ‘Cosa stai facendo?’. Poi, quando ha capito le opportunità dietro questa decisione, mi ha supportato. I palermitani sono dei grandi signori e le stanno offrendo tante di quelle offerte di lavoro che non ci immaginavamo”.Sulla prossima Coppa Italia?: “Noi faremo del nostro meglio: l’obiettivo dell’anno prossimo è la promozione. Dovesse poi arrivare la Coppa Italia, mi vedrete nudo per le strade di Palermo (ride, ndr). Sull’equilibrio della squadra futura, io dico che il settore giovanile è uno dei settori da preservare nella nostra società. Qualche giovane verrà fuori. Detto questo, a noi l’anno prossimo ci serve gente di esperienza abituata a lottare nel fango e prendere i tre punti. Questi stessi calciatori poi sono i più bravi ad aiutare i più giovani”.Sul derby contro il Trapani: “Sarà un piacere il derby, però sia all’andata che al ritorno vogliamo che il derby sia rosanero”.Palermo in Europa?: “Rispondo da genitore, quale sono. Se tu prometti a tuo figlio di mandarlo a Disneyland, lo fai solo quando sei certo di andarci, cioè hai già biglietti aerei e di ingresso al parco. Ai tifosi posso dire che lo sforzo ci sarà: il Palermo è un investimento, è un’azienda. Faremo ogni sforzo, ma dobbiamo essere realisti: torniamo intanto in A. Poi costruiremo una squadra che si possa salvare serenamente tra due anni. Un progetto ben fatto poi ti permette di raccogliere i risultati sperati. Oggi non posso guardare negli occhi i tifosi del Palermo e dir loro ‘Andremo in Europa in tre anni’. Dobbiamo fare tutti il possibile per andarci, ma step by step”.

Per concludere: “Io ci ho messo faccia, energie, sforzi. Sto facendo tutto in mio potere per concretizzare questo progetto. Senza deliri di onnipotenza, sono fiducioso che il Palermo 2.0 sarà una squadra che darà fiducia ai palermitani”.