JUVENTUS, la carica di DANIALVES: “Sono tifoso del Barcellona, ma domani difenderò altri colori.” E su Higuain, Messi ed Iniesta..

Conferenza stampa di vigilia per Dani Alves: il difensore bianconero, grande ex della partita, è intervenuto nella sala stampa di Barcellona a 24 ore di distanza dall’attesissimo quarto di finale di ritorno di Champions League tra Juventus e la compagnie blaugrana. Ecco le sue dichiarazioni:

Quanto hai lasciato il Barcellona hai detto che era stata una “botta di classe;” eliminarlo sarebbe una seconda “botta con classe”?
Non volevo essere estremista, volevo esprimere quello che sentivo. Non mi piace tenere dentro le sensazioni, belle o brutte che siano, perchè altrimenti la vita sarebbe noiosa. Sono andato via un pò cacciato, spinto via, questa è stata la mia sensazione, utilizzai i media di Madrid perchè non volevo che le mie sensazioni fossero manipolate, perchè i media di Barcellona spesso manipolano e modificano le cose.

Torneresti al Barcellona?
Quando indosso una maglia do il 100% per la maglia che indosso, qui lo sanno tutti; tornare qui un giorno però significherebbe rettificare molte cose fatte o dette. Il mio ego, e quello delle persone che ci sono qui, non mi permetterebbero di riconoscere gli errori fatti in passato.

Che ne pensi di Higuain?
E’ un grande piacere giocare con lui, è un calciatore che garantisce gol e permette alla squadra di avere la possibilità di ambire a grandi cose, e quindi di fare la storia del calcio. E’ un privilegio giocare con lui, spero che domani giochi come fatto all’andata.

Che sensazioni hai per domani? Il Barça può battervi?
Sono molto felice di essere tornato qui, sono molto emozionato; non avevo avuto l’opportunità di tornare un’ultima volta, quindi ho molta energia per domani. Sulle possibilità del Barcellona fosse per me direi nessuna, ma preferisco essere cauto e dico che noi abbiamo il 60% di possibilità di passare. Domani sarà dura, molto dura, ma se cercheremo di fare una gran partita, e di segnare un gol, possiamo davvero far male al Barcellona. Non dobbiamo accontentarci del risultato dell’andata.

Qual è la cosa che ricordi maggiormente della tua esperienza al Barcellona?
Forse il discorso fatto a fine anno alla squadra, quando abbiamo fatto grandi cose; sono ancora un tifoso del Barcellona, ma domani difendo degli altri colori, rappresento un’istituzione. Domani quando entrerò al Camp Nou la mia parte blaugrana resterà chiusa in una parte di me, sono un professionista.

Puoi diventare il giocatore ad aver vinto più titoli nella storia del calcio?
Quando giochi partite di questo livello devi sommare tutte le cose positive, assieme a tutti i compagni; bisogna restare attivi per vivere una notte speciale di grande calcio.

Xavi ha detto che ti avrebbe riportato al Barcellona; ti sei pentito di essere andato via?
Non mi pento di solito, e non sono pentito nemmeno stavolta. E’ vero che sono legato al Barcellona, provo nostalgia, ma continuo a dire che sono un professionista: sono stato ingaggiato dalla Juventus per difendere questi colori, e quindi domani la mia parte blaugrana resterà chiusa perchè non danneggi la parte professionistica di me. E’ molto difficile, ma devo farlo.

Quanto conta il fatto che tu conosca a memoria il Barcellona domani?
Non puoi sprecare energie pensando a cosa possa fare l’avversario, per quanto tu lo possa conoscere. Ogni partita, ogni giornata è diversa, non puoi sprecare energie; anche perchè domani ce ne serviranno molte.

Qualcuno ti ha chiesto come ci si difende dall’onda d’urto del Camp Nou?
No, non me lo ha chiesto nessuno; abbiamo gente molto brava qui, sappiamo cosa dobbiamo fare domani. Tutti i miei compagni sanno che dovranno fare uno sforzo notevole domani, ma sanno anche che val la pena di fare uno sforzo simile: se elimineremo il Barcellona, elimineremo i migliori al mondo.

Rivedi in questa Juventus qualcosa che c’era nelle squadre in cui hai giocato e vinto tanto?
Si, perchè gioco con gente che ha vinto tantissimo e cose uniche come i Mondiali. C’è gente che ha vinto 5 scudetti, e tu assorbi ed impari queste cose da questi compagni. Io non ne so più di loro: qui tutti vogliamo gareggiare per vincere, e per raggiungere il sogno della Juventus che non vince da 25 anni questa Coppa. Io vivo di sogni, e lavoro per renderli realtà: quando mi hanno detto che c’era questa possibilità, ho continuato a sognare con loro per poter rendere questo sogno realtà. La vita non è quello che hai fatto, è come vivi ogni giorno la tua professione.

Come verrai accolto dal Camp Nou?
Molti mi vogliono bene qui, mi hanno voluto bene e me ne vorranno; altri invece no, perchè qui in Catalogna i catalani sono persone molto speciali, nel senso che il mio stile di vita non si concilia molto con quello che piace loro, o quello in cui loro credono. Quindi non so cosa accadrà domani, e non ci penso. Sono però felicissimo di tornare qui, perchè quando uno torna a casa è sempre felice di tornarci, a prescindere da quello che accadrà domani.

Cosa penserai se eliminerete il Barcellona?
Non lo so, non sono cose che puoi immaginare; quello che succede, succede. In pochi hanno avuto il privilegio di eliminare la squadra più forte del mondo.

Dopo l’andata Luis Enrique sembrava sorpreso del fatto che tu avessi lottato su ogni pallone.. che ne pensi?
Non lo so, per come vivo la mia professione cercando di contagiare la gente con la mia allegria. Se fai così, vivi la vita e la professione con più facilità.

Temi che Iniesta e Messi facciano quello che hai fatto tu quest’estate? 
Per il bene del Barça e del calcio spero che continuino a stare qui, ma non posso entrare in questo terreno perchè avete visto com’è andata. Se dipendesse da me entrambi avrebbero una statua qui fuori: qualsiasi cosa accada solo leggende qui, e le leggende vanno coccolate. C’è bisogno di reciprocità: le cose non si fanno solo in una direzione. Io come tifoso del Barça spero di poter continuare a vederli con la maglia blaugrana addosso.

A cura di

Giuseppe Tridente