Il meglio deve ancora venire

Nessuno saprà mai fino in fondo se quel venerdì 17 marzo l’urna di Nyon abbia realmente esaudito i desideri di Bonucci e Buffon. Il centrale bianconero ha postato, con orgoglio, un video nel quale premeditava il colpaccio contro il Barça; il capitano, invece, ha affermato, senza mai essere banale, che vincere contro i più forti al mondo non può che aumentare la consapevolezza di una forza tecnica, fisica e mentale che sta uscendo fuori alla distanza. Ebbene, quel sorteggio, maledetto dalla stragrande maggioranza dei tifosi bianconeri, è diventato manna dal cielo, dato che nel doppio incontro con i blaugrana la Juventus ha dimostrato di poter competere, eccome, con le big d’Europa. Il dato che, più di ogni altro, esalta la meravigliosa prestazione della Juventus è quello dei gol subiti: zero! L’attacco atomico del Barcellona non è riuscito ad abbattere il muro bianconero, e se all’andata Buffon si è meritato voti altissimi in pagella, respingendo da numero uno al mondo le conclusioni di Iniesta e Suarez, ieri sera il numero uno dei numeri uno è tornato negli spogliatoi col completino pulito. Bonucci e Chiellini, hanno eretto un muro invalicabile, che ha continuamente respinto i tentativi di attacco della MSN, grazie anche al supporto di due terzini, che chiamarli così è riduttivo, viste le loro eccelse qualità tecniche, come Dani Alves e Alex Sandro, straordinari nella doppia fase. Ma è stata la fase difensiva, più ancora del singolo reparto, a fare la differenza, e se Khedira, tatticamente uno dei giocatori più intelligenti in Europa, ha nelle corde anche la fase di interdizione, beh, Miralem Pjanic è stato encomiabile e, assieme a Giorgio Chiellini e Paulo Dybala è stato il miglior giocatore della doppia sfida. Lodevole anche il lavoro di Cuadrado e Mandukic, autori degli assist per la doppietta di Dybala nella gara d’andata ma pure di due prestazioni da gladiatori, e se per il croato gli aggettivi sono finiti, il colombiano ha impressionato per come ha interpretato il ruolo, considerato che fino a pochi mesi fa era raro vederlo indietreggiare oltre la linea di centrocampo.  E allora è giusto e doveroso riconoscere i meriti di Massimiliano Allegri, capace di condurre la Juventus per la seconda volta in tre anni nella top quattro della Champions, disegnando uno schieramento nel quale è riuscito a collocare tutte le pedine offensive dello scacchiere bianconero, mantenendo una solidità difensiva che fa della Juve la squadra meno battuta d’Europa. Chapeau! Dybala ha vinto la sfida a distanza con il maestro Messi, ha segnato i due bellissimi gol che hanno messo la qualificazione in cassaforte ed è chiamato, nel prossimo mese e mezzo, all’esame di maturità che può collocarlo stabilmente nell’olimpo dei più forti. E poi c’è Higuain. Il Pipita ha lavorato molto e bene per la squadra, ma è mancato nella cattiveria sotto porta che lo contraddistingue, e per cui la Juventus ha fatto un enorme sforzo economico. Per il momento il puntero argentino (che, ricordiamolo, ha segnato 29 gol in stagione) è rimandato. ma siamo ancora al 20 aprile, e la fase calda della stagione ha appena avuto inizio. Perchè, citando Buffon, un altro pezzo di storia è stata scritta, ma la più bella è sempre quella che dovrà essere ancora raccontata.