Buona la prima per Ivan Juric. Il pareggio di domenica, anche se ha un retrogusto amaro dal momento che per due volte il Genoa si è fatto rimontare dalla Lazio, ha un impatto estremamente positivo sul campionato dei rossoblù e sul morale dei giocatori; merito del ritorno del tecnico croato e della sua idea di calcio che, su questi giocatori, veste decisamente meglio rispetto al 3-5-2 di Mandorlini.
Juric domenica dovrà affrontare la squadra che, nel bene e nel male, è stata il crocevia della sua prima esperienza sulla panchina ligure. Infatti, se da una parte la vittoria del 27 novembre scorso contro i bianconeri (il Genoa è finora l’unica squadra del campionato che è riuscita a segnare tre reti a Buffon) sembrava essere la rampa di lancio verso un campionato all’insegna del calcio offensivo e spettacolare, quella vittoria ha coinciso con un lento declino che ha prodotto solo 9 punti in ben 19 partite e che ha fatto sprofondare il Grifone nella zona della medio-bassa classifica. In una trasferta in cui la vittoria manca dal 20 gennaio 1991, la ciurma del Pirata dovrà dare dimostrazione di aver fatto di nuovo gruppo e di credere nel lavoro del proprio allenatore.
Il tecnico di Spalato si presenterà al fortino torinese con una rosa abbastanza ampia rispetto a quella osservata nel corso della stagione. Goran Pandev si è riaggregato al gruppo dopo gli allenamenti specifici degli ultimi giorni, le noie alla schiena sembrano essere superate e il macedone potrà dunque prendere parte alla trasferta torinese. A parte il lungodegente Perin, che punta a ricomparire in campo per le ultime partite di campionato, sono solo due i giocatori che hanno lavorato a parte: Morosini, problema alla caviglia, e Rubinho, alle prese con un fastidioso edema muscolare.
Senza gli squalificati Izzo, Rigoni e Pinilla la formazione che scenderà in campo domenica alle 20.45 potrebbe vedere Lamanna in porta; Burdisso, Gentiletti e Munoz in difesa; Ntcham, Veloso, Cataldi, Laxalt e Lazovic a centrocampo; Palladino a supporto del terminale offensivo Simeone. Dato l’attaccamento al 3-4-3, uno dei centrocampisti, probabilmente Ntcham, potrebbe andare a ricoprire il ruolo di rifinitore affianco a Palladino.
Probabile formazione: Lamanna, Burdisso, Munoz, Gentiletti, Cataldi, Veloso, Laxalt, Lazovic, Ntcham, Palladino, Simeone.
Ballottaggi: Gentiletti-Orban, Cataldi-Cofie-Hiljemark per una maglia.
Chi schierare e chi evitare:
Dopo 180 minuti senza subire reti da Messi, Neymar e Suarez sarebbe dissacrante consigliare di schierare il Cholito Simeone contro la migliore difesa d’Italia. Nel match d’andata il buon Giovanni ha sì messo a segno una storica doppietta contro la Vecchia Signora, ma l’impresa che gli spetta tra due giorni sembra davvero troppo ardua. Da evitare assolutamente la difesa, gli unici giocatori che potrebbero impensierire la Juventus possono essere Lazovic e Laxalt, dato il turnover che Max Allegri opererà sulle fasce.