FOCUS ATALANTA: Roma Atalanta 1-1: Dzeko pareggia Kurtic ma la Dea sorride

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Dove poteva ben figurare, la Dea, se non all’Olimpico?
Non era facile, tenendo conto di squalifiche ed indisponibilità, ma le illuminazioni di Gasperini tendono ad infinito.
Chiaramente un pareggio serve più agli ospiti che ai padroni di casa e non c’erano altre alternative che passare al 3-5-1-1 per sopperire alle assenze di Spinazzola e, soprattutto, Papu Gomez. Ecco la soluzione: Conti viene spostato sulla corsia sinistra, il promettentissimo Hateboer su quella destra mentre, svariando tra fisicità e tecnica, vengono posizionati ad alzare la muraglia sulla linea intermedia Kessie, Freuler e Cristante.
Le scelte azzeccate del mister neroblu si aggiungono a quelle sbagliate di Spalletti che, tra gli svarioni dei vari Rüdiger, Mario Rui e Perotti, (se potesse) si strapperebbe i capelli.
Proprio in un imbarazzante tentativo del primo di constrastare Conti nasce il gol dei bergamaschi: il numero 24 crossa e Kurtic insacca alle spalle di un immobile Szczesny.
L’Atalanta si chiude e riparte e l’uomo simbolo è Kessie. Quando non c’è si sente, quando c’è…uguale. Basta chiedere a Nainggolan quanto l’ha patito nell’arco dei 90′.
Nella prima frazione, quindi, meglio l’Atalanta (più ordinata) della Roma (più in confusione).

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Spalletti, però, riesce a dare una svegliata alla squadra con l’ingresso di Bruno Peres al posto di Manolas e con lo spostamento di Rüdiger al centro della difesa.
Il gol di Dzeko è
solo l’inizio di un forcing durato tutto il secondo tempo ma si vede
che alla Dea bendata avrebbe infastidito che l’Olimpico fosse venuto giù
sul gesto atletico incredibile di De Rossi o sul destro spaventoso di Nainggolan.

La
squadra giallorossa, capace di tenere testa (o quasi) alla Juve, ha
giocato solo un tempo e davanti a sè ha trovato un avversario che ha
dimostrato ancora una volta di non trovarsi per caso al quinto posto e
che si porta a Bergamo un punto che profuma di soddisfazione.
La classifica in zona Europa League non cambia, visti i tre pareggi delle dirette interessate, ma è vietato abbassare la guardia: per l’Olimpo mancano ancora sei fermate.