Verso GENOA-SAMP:5 curiosità sul Derby della Lanterna. Di S.Mangione

Una partita mai banale, da giocare a mille all’ora sia sul
campo che sugli spalti; un match da finire con i crampi e senza voce; la gara
delle gare; l’incubo dei perdenti, l’estasi dei vincitori, il silenzio degli
uni, la festa degli altri. In una sola parola il DERBY DI GENOVA. Ecco 5
curiosità
su una delle stracittadine più affascinanti della Serie A e che
verrà giocata sabato alle 20.45 in un Ferraris versione vulcano.
1         IL DERBY DELLA LANTERNA: così come a
Milano viene denominata della “Madonnina”, a Roma del
“Cupolone” e a Torino della “Mole”, la
partita più attesa dalla città di Genova viene anche definita “derby della Lanterna”. Lanterna è il nome del faro che si erge
nella parte orientale del quartiere Sampierdarena del capoluogo ligure.
Costruito nel 1543, con i suoi 76 metri è il faro più alto del Mediterraneo e da
secoli costituisce la guida per eccellenza per tutte le navi in transito dal
Golfo di Genova. Un vero e proprio monumento alla genovesità a cui si legano anche dei risvolti macabri.
Secondo la leggenda infatti, appena ultimata l’imponente struttura, il
progettista dell’opera fu stato scaraventato giù dalla stessa in modo tale da
non poterla replicare altrove.
2     LA PRIMA VOLTA: il primo derby tra
Genoa e Sampdoria si giocò il 3 Novembre
1946
e ad aggiudicarselo per 3 a 0 furono i doriani. In realtà prima di
quella data erano state giocate molte altre stracittadine tra il Genoa, la Sampierdarenese e l’Andrea Doria, prima che le ultime due
si fondessero per dar vita alla Sampdoria. Al primo derby genovese “moderno”
assistette anche il Presidente della Repubblica Enrico de Nicola e i marcatori
furono Baldini, Frugali e Fiorini.
3      QUESTIONE DI BOMBER: la classifica
marcatori del derby della Lanterna è guidata da Giuseppe Baldini, che nel decennio tra il 1945 e il 1955 ha siglato
4 reti con la maglia blucerchiata e una con la maglia rossoblù. Appaiato a “Pinella”
in questo speciale ranking c’è il centrocampista offensivo sampdoriano Adriano Bassetto. Seguono con 4 reti Roberto Mancini e il “Principe”
Diego Milito,
primo e unico giocatore a mettere a segno una tripletta nel
derby. I maggiori mattatori ancora in attività sono Éder e Pavoletti,
entrambi con tre reti all’attivo.
4      LANTERNA IN NUMERI: Su 113 incontri totali, di cui 16 disputati in Serie B, 40 sono
finiti con un risultato favorevole per i blucerchiati,
44 in pareggio e 29 hanno
fatto sorridere il Genoa. Tensione
che dagli spalti si proietta spesso in campo causando ben 31 cartellini rossi. Sebbene i derby siano delle partite proverbialmente
impronosticabili non sono mancate delle vere e proprie dimostrazioni di forza
da ambo i lati. La Samp è riuscita, nella stagione 1948-1949, ad imporsi con un
perentorio 5 a 1, mentre il Genoa si è dovuto “accontentare” di uno scarto
massimo di tre reti nel 2013-14 e nel 2015-16.
5      DI STRISCIONE IN STRISCIONE: Si sa, lo
spettacolo del derby di Genova proviene anche dalle gradinate dello stadio
Luigi Ferraris
, casa di un calore immenso unito ad una rivalità accesa e quasi
ineguagliabile. I protagonisti assoluti sono i tifosi che, oltre che alle loro
voci, utilizzano striscioni autocelebrativi o sarcastici per creare coreografie
ed effetti speciali. Di matrice storica è il messaggio della gradinata Sud
(Sampdoria) nella stracittadina dell’ 11-2-1990 “1492 C. COLOMBO A SPASSO PER
IL MONDO, 1990 SAMPDORIA A SPASSO PER L’EUROPA
”; che trova la pronta
risposta della Nord (Genoa) nella sfida del 25-11-1990 “COME I NOSTRI AVI DOMINAVANO I MARI NOI DOMINIAMO GLI STADI”. Sfottò
blucerchiato nel 1989 con “IL CALCIO E’
MUSICA : LA SAMP SUONA IL GENOA BALLA
” mentre la risposta del rossoblù alla
vittoria della Coppa delle Coppe dei cugini è stata “PUOI GIRARE L’EUROPA QUANTO VUOI GENOVA NEL MONDO SIAMO NOI
(stagione 1991).
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