Rastelli: “Punto fondamentale, che chiude un trittico terribile, dove avremmo meritato di più”


Rastelli commenta Cagliari Lazio 0-0
LA PARTITA
 “Sono tante le note positive. È stata una gara simile a quella di domenica scorsa, potevi vincere come potevi perderla. Il primo tempo è stato equilibrato, bloccato per merito nostro, con pochissime occasioni da gol e disturbata dal vento. Nel secondo tempo la Lazio si è allungata, voleva vincerla a tutti i costi: noi volevamo vincerla senza rischiare di perderla. Abbiamo forse prodotto le occasioni più nitide, in particolare quella capitata a Padoin. È un punto fondamentale, che chiude un trittico terribile, dove avremmo meritato di più, ma che dà morale e continuità al lavoro dei ragazzi; consideriamo anche le tante assenze e il valore dell’avversario. La classifica poi è buona”.
MODULO A UNA PUNTA
 “L’equilibrio è fondamentale perché dall’equilibrio difensivo di squadra si avvantaggia poi la fase offensiva. Oggi avevo Ionita e Joao Pedro larghi sulle fasce per bloccare le iniziative dei terzini della Lazio. La squadra è venuta fuori nel secondo tempo, con una leggerezza mentale che viene dalla consapevolezza di essere in partita”.
INFORTUNIO DESSENA
“Non siamo fortunati, ma i problemi muscolari sono stati giusto un paio. È entrato Faragò, che a me è piaciuto molto: ha gamba, non era facile con l’emozione; in futuro saprà gestire al meglio anche certe situazioni con la palla”.
CAMBI
 “Mi serviva un giocatore fresco e per fare entrare Farias avevo due alternative: togliere Sau o Joao Pedro. Non me la sono sentita di sostituire Joao perché è un giocatore troppo importante, per la sua fisicità e per la sua abilità nei calci piazzati, mentre Sau era stanco. Farias ha allungato la squadra, è andato a prendersi molti palloni. Pisacane ha chiesto il cambio, ha avuto qualche problemino in settimana”.
SOSTA
“Ci permette di tirare un po’ il fiato. Siamo contati, sarebbe stato un problema andare a giocare a Palermo domenica prossima. Spero alla ripresa di recuperare qualche elemento”.

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