Hala, Juventus! A cura di Angelo Giordano

Per diventare i miglior bisogna battere i migliori. Ecco, allora, che l’urla di Nyon appare meno malefica di quanto si sia pensato al momento in cui Ian Rush ha estratto le biglie contenenti i nomi di Juventus e Barcellona. Buon profeta è stato Bonucci, che aveva espresso il desiderio di affrontare i blaugrana e, in parte, anche Buffon, che aveva maledetto l’ipotesi di incontrare il Leicester, qualitativamente la formazione più debole fra quelle ancora in palio per la vittoria della Champions League 2016/2017. Scaramanzia? Forse. Ma volete mettere il fascino di trovarsi faccia a faccia la squadra che ha scritto le pagine più belle della storia recente del calcio? L’emozione di giocarsi l’accesso fra le prime quattro d’Europa nel palcoscenico del Camp Nou, di fronte a circa 100mila spettatori? Juventus-Barcellona sarà sfida epica, piena di fascino e di duelli collettivi e individuali. Due stili di gioco agli antipodi, la solidità dei bianconeri, miglior difesa della Champions con soli 2 gol subiti, contro il pressing e il possesso palla del Barça. Messi, profeta del calcio argentino e mondiale, contro Dybala, pronto a prenderne in eredità lo scettro. Higuain contro Suarez, due dei tre punteros più forti al mondo, Piquè contro Bonucci, ministri della difesa, che hanno nelle corde pure i gol pesanti. E ancora Mandzukic contro Rakitic, entrambi croati e grandi amici fuori dal campo, Buffon contro Iniesta, leggende assolute del calcio mondiale, Neymar contro Cuadrado, sudamericani con il dribbling nel sangue, Allegri contro Luis Enrique. Ancora, come due anni fa, quando nella finale di Berlino fu lo spagnolo ad alzare al cielo la Champions. Rispetto ad allora il Barcellona è cambiato poco o nulla. Degli undici che hanno iniziato la finale del 2015, il solo Dani Alves ha cambiato maglia, vestendo, adesso, proprio quella della Juventus. Quel Barcellona era terribilmente forte e insaziabile, e forse, proprio l’appagamento, logico, potrebbe essere il punto debole dei blaugrana, se non fosse stato per la remuntada, questa, invece, illogica, contro il PSG, che Messi & co. sperano sia il trampolino di lancio verso il successo più bello. La Juventus, invece, si è molto rinnovata, ha perso campioni del calibro di Vidal, Pirlo, Pogba, Tevez e Morata, ma ha acquisito una mentalità vincente, confermata dalle parole di Nedved, che questa mattina, senza giri di parole, ha affermato di rispettare il Barcellona, ma di non temerla affatto. Il navigatore è già impostato, affinchè Barcellona sia una tappa di passaggio verso Cardiff. La strada verso il Galles è ancora lunga, e Gigi Buffon, tramite i suoi profili social, ne ha indicato la via: “Non importa l’avversario, importa solo esserci. Ma ciò che più conta è la strada, quella fatta per raggiungere questo obiettivo e quella ancora da fare. Perché è il cammino che si percorre a dire chi siamo. Non la meta, ma il viaggio. Proprio come cantava De Andrè: “Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare

E allora, Hala Juventus. Fino alla fine.
Angelo Giordano
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