La prima riguarda Gagliardini. Il centrocampista numero 5 si è caricato sulle spalle la linea mediana interista da quando Pioli l’ha schierato per la prima volta e, a quanto pare, l’allenatore è stato ripagato dalla sua coraggiosa scelta. Si, perché portare in una grande piazza un giocatore che è esploso calcisticamente solo da tre mesi e pagandolo una cifra totale che si aggira intorno ai 28 milioni di euro non è proprio cosa da poco, complice anche un comprensibile periodo di assestamento che però Roberto non ha avuto visto che ha bruciato le tappe velocemente.
“La maglia pesa, non hai tempo di ambientarti” il consiglio di Gasperini dato al giovane classe ’94. Lo stesso tecnico di Grugliasco che ha annunciato una migliore combine tra una palma in piazza Duomo rispetto a lui stesso sulla panchina della squadra milanese, sponda Inter. Difatti, è proprio l’allenatore atalantino la seconda ragione. Nel 2011, quando dal Genoa passò all’Inter, non si rese conto del cambiamento totale che stava avvenendo. O forse il contrario, come sostiene Gasp, il quale si definisce stupito di aver avuto solamente tre partite per ricambiare la fiducia della società. Quella di domenica potrebbe essere vista come l’ennesima rivincita contro la squadra di Corso Vittorio Emanuele II (vedi la qualificazione in Europa ottenuta col Genoa e la gara d’andata finita 2-1 con rigore decisivo di Pinilla) ma stavolta profumerebbe in modo particolare, poichè avrebbe luogo a San Siro.
“Lenzuola bianche per coprirci non ne ho/ sotto le stelle in Piazza Grande…” cantavano Dalla e De Gregori, come a volergli metaforizzare la breve avventura di sei anni fa. Quel che conta, però, è che Gasperini torna in quella “grande piazza”, questa volta, dalla porta principale.
La terza ragione riguarda uno dei giovani più in vista di questa stagione (atalantina e non): Kessié.
La sua mancanza si è fatta sentire nell’ultimo match contro la Fiorentina, anche se la Dea aveva disputato ugualmente una buona partita. Al suo posto era stato schierato inizialmente Kurtic e poi Grassi ma, pur avendo le stesse caratteristiche tecniche, non hanno avuto lo stesso impatto di cui è solito offrire l’ivoriano. A maggior ragione se Gasp deciderà di mettere lui sulla stessa linea di Kondogbia, dove un vittorioso contrasto potrebbe favorire la superiorità numerica della propria squadra.
D’altra parte, riferendosi al fatto della pericolosa decisione di sostituire un uomo cardine in un modulo affermato anche se, questa volta necessario, mancherà Masiello, uomo di esperienza con cui Toloi e Caldara hanno, ormai, un feeling stabile. Al suo posto, verrrà schierato Zukanovic.
Quindi, davanti a Berisha (il quale, oggi, spegne 28 candeline) agiranno i sopracitati Toloi, Caldara e Zukanovic. Il centrocampo tornerà alle “vecchie” origini con Conti, Kessiè, Freuler, Spinazzola. Avanti, dietro Petagna e Gomez, tornerà ad agire Kurtic.
Probabile formazione
(3-4-1-2)
Berisha
Toloi-Caldara-Zukanovic
Conti-Kessi-Freuler-Spinazzola
Kurtic
Gomez-Petagna
SQUALIFICATI: Masiello (1)
INFORTUNATI: Pesic
IN DUBBIO: –
DIFFIDATI: Gomez, Kurtic, Conti, Freuler
BALLOTTAGGI: –
Consigli Fantacalcio
IN: Petagna e Gomez possono far ballare la difesa nerazzura, nella quale potrebbe mancare uno tra Medel e Murillo. Siate fiduciosi anche su Kessié e Caldara, contro le grande (soprattutto) si esaltano. Spinazzola potrebbe far girare la testa ad D’Ambrosio come ha fatto con Chiesa l’ultima domenica.
OUT: Quello di Zukanovic sarà un compito arduo, soprattutto perché Banega, Icardi e Perisic hanno dimostrato di essere in gran forma a Cagliari. Occhio anche a Berisha, è uno scontro per l’Europa e l’Inter cercherà di non farsi sfuggire nessuna occasione.
a cura di Sebastiano Moretto