E’ un Giancarlo Antognoni pienamente calato nella parte quello che si è raccontato quest’oggi al Corriere Fiorentino: l’ex numero 10 viola, da qualche mese rientrato finalmente ad orbitare in seno alla dirigenza del club toscano, non si nasconde certo dietro un dito, esponendosi in più di una tematica delicata.
A cominciare da quella legata all’allenatore della Fiorentina: “Paulo Sousa è un allenatore moderno, secondo me ha fatto molto bene; quest’anno il risultato sta condizionando inevitabilmente il giudizio, ma se guardiamo il campionato da Fiorentina-Juve le partite sbagliate sono appena tre. Credo comunque che il prossimo allenatore sarà italiano, anche se la scelta non spetta a me.” Sembra dunque inesorabile la separazione tra le parti a fine stagione, con il tecnico portoghese sempre più vicino alla prestigiosa panchina del Borussia Dortmund.
Tornando alla stagione del club viola, Antognoni non si sente una specie di capro espiatorio: “non sono certo tornato per fare il parafulmine, anche se qualcuno la pensa così. Ho trovato molto scetticismo, ma penso che sia difficile trovare un presidente con queste potenzialità! Ai tifosi dico di tenerselo stretto, perchè nella crescita del club mi pare che abbia fatto il massimo tenendo conto delle dimensioni della Fiorentina. Certo, qualcuno vorrebbe un trofeo, e la società più volte c’è andata vicina, ma vincere è un’altra cosa ed in Italia non è una cosa che riesce a tutti.”
Chiusura, inevitabile, dedicata ai due gioielli di casa Fiorentina: “Bernardeschi e Chiesa hanno un fascino particolare, perchè sono nati calcisticamente qui. Quest’ultimo lo conoscevo dalle convocazioni un under 19, ha fatto un salto incredibile; non è da tutti esordire a Torino contro la Juventus, e confermarsi a questi livelli. Federico invece ha tutto per essere il prossimo capitano, ed è giusto che abbia la numero 10. Un consiglio? Di restare ancora qui, perchè può crescere ancora tanto.”
A cura di
Giuseppe Tridente
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