Conferenza stampa Massimiliano Allegri. Dubbio Barzagli e Marchisio. Sarà ancora 4-3-2-1.

Conferenza stampa Massimiliano Allegri. Dubbio Barzagli e Marchisio. Sarà ancora 4-3-2-1.

a cura di Antonio Giacalone.

Marchisio compatibile, disponibile?
Claudio è disponibile, sta al meglio, in questo periodo ha avuto un po’ di contraccolpi ma è normale. Detto questo, domani abbiamo una partita veramente bella da giocare, importante sia per noi che per loro, noi siamo in testa, loro in ritardo. Domani sarà una partita all’altezza del potenziale delle due squadre.
Barzagli come sta?
Oggi sicuramente non si allena, stamattina aveva ancora un po’ di febbre.
Domani tentazione sorprese?
La stagione è fatta di momenti, ci sono momenti in cui bisogna cambiare, altri in cui bisogna continuare con lo stesso sistema di gioco. 

Con l’Inter venite da due sconfitte, serve da lezione?
Lo stimolo ce lo deve dare tutte le partite, non solo l’Inter. L’Inter, sappiamo del potenziale dell’avversario ma non è una rivincita, ci sono in palio tre punti come sarà col Crotone.

Dybala: perché è un giocatore che conviene togliere?
Deve capire che quando un allenatore decide di toglierlo vuol dire che ci sia bisogno di fresche nuove. Paulo è rientrato da un infortunio, è cresciuto di condizione. Paulo ha le qualità per poter arrivare a vincere il pallone d’oro.

Giudizio su Lichtsteiner?
C’è stato un po’ di casotto in fase di mercato. Poi lui è un grande professionista, si è dimostrato all’altezza ma questo lo sapevo. Lichtsteiner sta facendo bene e sono molto contento, è molto importante per le sue caratteristiche così come Dani Alves che ha capito il calcio italiano. Stanno tutti bene, c’è grande disponibilità.

Ti aspettavi così tanto Pjanic, è scattato in lui un interruttore?
Pjanic ha grandissime qualità, è un giocatore straordinario. La sua qualità migliore è quella di dare disponibilità, ora gioca a due a centrocampo e ha una migliore gestione della partita.

Quanti margini di miglioramento questo sistema di gioco?
Non è il sistema di gioco che ha margini di miglioramento ma la Juventus. Eravamo diventati troppo conservatori, pensavamo bastasse il minimo per vincere le partite.

Com’è stato Evra?
Ringraziamo Patrice per quello che mi ha dato, per quello che ha dato alla Juventus, per l’esperienza che ha portato, ha aiutato dentro lo spogliato molti giovani; è una perdita importante ma è stata fatta una scelta da parte di entrambi. Non se la sentiva più di giocare una partita ogni tanto.

Domani c’è Juve-Inter: è sbagliato associare questo modulo al fatto che l’ultima squadra italiana a vincere la Champions l’ha fatto in questo modo?
La Juve in questo momento è equilibrata come lo è stata nelle altre partite; è arrivato il momento di cambiare per sfruttare al meglio le caratteristiche di certi giocatori. Bisogna fare un passo alla volta.

Higuain-Icardi
Mi preoccupa dell’Inter è che ha una squadra di grande potenziale offensivo. Icardi e Higuain sono i tra i centravanti più forti del mondo.

L’Inter è in prospettiva la vostra antagonista?
Non so, stanno lavorando molto bene. Io ho sempre detto che l’Inter aveva un potenziale di primo ordine. Sta lottando per il terzo posto, è una società forte, sempre presente. L’anno prossima sarà la prima o la seconda canditata a vincere lo scudetto.

Dopo la vittoria di Sassuolo hai detto che si poteva cambiare modo di giocare, hai risolto questo dubbio?
Mancano ancora due allenamenti e non ho ancora deciso. Non ci saranno grandii stravolgimenti però tra oggi e domattina dovrò decidere.

Nelle ultime due partite non ha attinto dalla panchina, significa qualcosa?
I cambi li faccio quando la squadra ha bisogno, quando la squadra non ne ha bisogno si possono anche non fare, così quelli che sono in panchina magari sono pronti per la prossima partita. In questo momento qui stanno tutti bene, se i ragazzi sono in queste condizioni vuol dire che fanno dei buoni allenamenti e per fare dei buoni allenamenti vuol dire che c’è grande partecipazione. Soprattutto hanno ben chiaro l’obiettivo, per arrivare all’obiettivo finale bisogna mettere da parte quelli che sono gli obiettivi personali, altrimenti non si va da nessuna parte.

 

Antonino Giacalone

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