A meno di due giorni dal lunch match della ventiduesima giornata fra Torino ed Atalanta cresce l’attesa ma anche forse un po’ di timore. Timore nel veder smarrite le realtà che chiamavamo certezze fino ad un mese fa e che ora sembrano misteriosamente smarrite. Occorre ritrovarle tutte, a parte la grinta che, dobbiamo ammettere, non è mai mancata anche nelle recenti mezze disfatte in cui è incappato l’undici di Mihajlovic. Una gran buona notizia però per i tifosi granata in vista di domenica c’è e si chiama Andrea Belotti. Ormai è fuori da ogni discussione che questa squadra dipenda dal proprio attaccante di sfondamento, almeno in termini di prolificità. Domenica, come detto, allo Stadio Grande Torino arriva l’Atalanta di Gasperini che sta facendo parlare di sé oltre ogni più rosea immaginazione iniziale. Gli orobici avranno a disposizione anche Kessiè, rientrato anticipatamente dalla Coppa d’Africa vista l’eliminazione della Costa d’Avorio. Un problema in più per il Torino soprattutto in considerazione delle difficoltà in cui è annaspato il centrocampo granata a Bologna. L’Atalanta mette in campo un 3-5-2 anomalo che talvolta si trasforma in 3-4-3 senza punti di riferimento sugli esterni mentre Mihajlovic dovrebbe dare continuità a quel 4-3-3 che ci accompagna dall’inizio della stagione. Di Belotti abbiamo detto, il nodo cruciale riguarda gli esterni d’attacco dove Iago sembra certo di una maglia da titolare mentre Ljajic sicuramente molto meno. L’attaccante serbo è apparso visibilmente in calo psicofisico nelle ultime settimane e Mihajlovic sta seriamente pensando di accantonarlo, almeno inizialmente, dalla formazione titolare. Anche per concedere una prova di fiducia ad Iturbe che ne prenderebbe il posto e per dare allo stesso esterno ex Roma la possibilità di dimostrare che a Torino ci è venuto con la voglia di imporsi. A centrocampo invece un altro elemento in palese involuzione è Baselli che da giovane con l’etichetta di predestinato si sta trasformando in un giocatore con evidenti limiti di personalità. Un peccato davvero perchè il centrocampista scuola Atalanta avrebbe tutte le carte in regola per eccellere nel massimo campionato. Starà a Mihajlovic decidere se scegliere la strada della perseveranza o mettere in campo Obi che garantisce certamente molta più sostanza ma meno qualità e visione di gioco. In difesa forse il cruccio maggiore di questo Toro non ancora colmato dal calciomercato invernale. Ancora out Castan ecco la conferma forzata di Moretti e Rossettini che certamente non sono sembrati impeccabili a Bologna e che sembrano al momento gli unici centrali a godere della considerazione del proprio allenatore. Sull’out destro fuori causa Zappacosta per un problema muscolare che lo terrà lontano dal campo per un paio di settimane, ecco pronto De Silvestri che si gioca chance importanti di riprendersi ciò che ad inizio di campionato era suo. Dal mercato nessuna novità, il tanto atteso centrocampista tarda ad arrivare e gli obiettivi messi nel mirino come Castro e Donsah sembrano allontanarsi sempre più. Probabilmente Petrachi attenderà gli ultimissimi giorni di mercato per provare a piazzare la zampata anche se un centrale difensivo affidabile e possibilmente veloce sembra essere una impellente necessità. Vero Carlao ?
A cura di Paolo Cassano