Ignazio Abate si concede totalmente a Milan TV per una intervista a tutto tondo, partendo dalla vittoria ai rigori contro la Juventus:
“Abbiamo vinto con merito, riprendendo subito la partita dopo il loro vantaggio. Quando ci siamo messi in fila per andare a prendere la medaglia, mi è venuto spontaneo il gesto di dare la fascia di capitano a Montolivo. Abbiamo sofferto insieme, ora è giusto gioire insieme. Nei momenti difficili è normale dare la colpa ai giocatori più esperti”.
La differenza tra questa Supercoppa e l’altra:
“Sono emozioni diverse: la prima è arrivata in una squadra costruita per vincere, fatta da campioni; questa Supercoppa è arrivata da sfavoriti, ed è ancora più bello”.
Il gruppo
“Bonaventura è senza dubbio uno dei leader dello spogliatoio. Ma credo che più in generale in questa stagione si sia formato un gruppo importante, fatto di ragazzi giovani e italiani. Sono rimasto stupito per l’umiltà di tutti, però non bisogna mettere troppa pressione sui nostri giovani. In questo, penso sia fondamentale la figura di Montella, che è molto bravo nel gestirli. Suso? Penso che nessuno si aspettasse un giocatore così. Onore a lui, che dopo il rientro dal prestito al Genoa è diventato un giocatore importante per noi. Però deve continuare a lavorare, come tutti. I complimenti fanno bene, ma bisogna sempre continuare a dimostrare le proprie qualità”.
Il campionato
“Dobbiamo ricordarci i festeggiamenti del dopo partita, devono servirci da stimolo per il futuro. Ora però dobbiamo rimettere la testa sul campionato. Dopo la sosta non è mai facile, sono sempre partite insidiose, indipendentemente dall’avversario. La partita contro il Napoli? Bisogna arrivare a quella sfida bene, vincendo già domenica contro il Cagliari”.
Il suo ruolo
“Ho maggiore libertà, questo favorisce le mie sortite offensive. Lavoriamo sempre su questi principi di gioco, cercando di mantenere il controllo della palla. Credo che questa squadra sia andata sempre in crescendo”.
Quando questo Milan è cambiato?
“È arrivata nella partita contro il Sassuolo, dove sotto 1-3 siamo riusciti a rimontare. Il nostro obiettivo ora deve essere quello di trovare la continuità, soprattutto a livello mentale”.
Il rapporto con il padre
“Ho avuto la fortuna di avere un ottimo rapporto con mio padre, non ha mai forzato il mio avvicinamento al calcio. È sempre stato molto rispettoso e mi ha lasciato sempre grande libertà”.
Il passato
“Sarò sempre grato a Leonardo. Mi ha inventato lui in questa posizione di terzino destro. Mi ha sempre dato grande fiducia. Ringrazio anche Mister Mihajlovic, perché se abbiamo vinto la Supercoppa TIM è anche merito suo. Gli auguro ogni fortuna. È una brava persona che ci ha dato tanto a livello di gruppo ed è stata una piacevole scoperta, soprattutto a livello umano”.
L’Esordio
“Andò via Rivaldo e il dottor Galliani mi fece passare subito in prima squadra. Dopo un paio di giorni ho fatto il mio esordio in prima squadra a Genova, in una gara di TIM Cup. Ricordo un gruppo straordinario e sono orgoglioso di averne fatto parte”.
Gli obiettivi
“Vogliamo tornare in Europa. Credo che questi due mesi e mezzo ci diranno chi siamo e dove possiamo arrivare”.
Donnarumma e Montella
“Gigio sta facendo molto bene e sono molto tranquillo sul suo futuro, anche perché so che non si vede con nessun’altra maglia, se non quella del Milan. Montella è una persona molto equilibrata. Non si abbatte, è lucido ed è sempre positivo. L’allenatore ideale per continuare a crescere”.
I Tifosi
“Ci stanno dando grande supporto. San Siro deve diventare un inferno per gli altri e per questo chiedo ai nostri tifosi di seguirci allo stadio”.
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