Una Roma poco bella affonda di misura un Cagliari mai davvero pericoloso dalle parti di Sczcesny.
Ma andiamo con ordine.
Dzeko, ventesima marcatura personale della stagione, ancora una volta decisiva. Vero è che non segnava da un po’ in campionato, facendo ricomparire i fantasmi della scorsa stagione, vero è che nel primo tempo ha sbagliato un altro gol abbastanza facile, ma è anche vero che il gol risoluzione è suo, come l’altra rete negatagli solo dalla traversa sul finale del secondo tempo. I fantasmi e il “molle” affibbiatogli ultimamente sono già un ricordo per i tifosi romanisti. Una Lupa comunque spenta, costellata da azioni personali di Perotti e lampi di Dzeko. Sul piano del gioco anche Spalletti ha ammesso una carenza nella serata, complice magari l’impegno in coppa Italia della settimana che ha risparmiato pochi titolari. La vera forza dei giallorossi però parte e si concentra in una difesa che ad inizio stagione faceva presagire qualcosa di diverso, come d’altronde ogni anno. “Non ci segna nessuno, avanti così ” dice il Comandante, comandante chi? Chiedetelo a Trigoria, vi risponderanno subito con il nome di Fazio. Comandante di una difesa penetrata solo una volta nelle ultime 5 partite, addirittura, nella partita di ieri, nessun tiro è stato concesso all’attacco del Cagliari, comandante che il club ha blindato oggi sino al 2019, dopo la bella scommessa stravinta. Come dire, la difesa è il miglior attacco, ora lo si può dire anche in quel di Roma.
