FOCUS EMPOLI, Tre punti fondamentali. E la salvezza parla georgiano. di G.Bagnoli

“I problemi offensivi dell’Empoli? Tranquilli ci penso io”. Questa è una frase che un Levan su di giri avrebbe potuto dire durante un’intervista e poco più di un mese fa probabilmente i giornalisti gli avrebbero riso in faccia, ma adesso quello che ride è Mchedlidze, l’ariete che è resuscitato dopo anni di carriera in un buio tombale e che ha fatto resuscitare la stagione azzurra. Sembrava partito come ogni anno Levan, infortuni, allenamenti fatti un pò alla carlona, e la solita panchina, quando andava bene, altrimenti la tribuna, ma dopo la doppietta col Cagliari tutto è cambiato, dalla fiducia in se stesso, a quella dei compagni e soprattutto quella del mister, principale artefice della rinascita del georgiano. Martusciello ha lavorato sulla testa di Levan, bastone in allenamento, carota nelle interviste ai media, ed è riuscito a fare di lui quello che non era ancora riuscito a nessuno, ovvero, un giocatore di calcio. Sì perchè dall’essere un calciatore stipendiato all’essere un giocatore di calcio con la C maiuscola ce ne corre, ma non per quanto riguarda il talento, ma per quanto riguarda l’attitudine al sacrificio, il volersi superare, il voler dimostrare di essere qualcuno per la città e per i compagni, la professionalità e il cuore che metti in ogni allenamento, è un pò come quando ti iscrivi in palestra, ma poi non ci vai mai perchè sei pigro, ecco, Levan adesso è come se avesse  iniziato ad andarci.

Dopo quest’ultima metafora parliamo anche della partita, la gara in realtà dal punto di vista tecnico ha espresso contenuti davvero mediocri e questo va a vantaggio di un Empoli che è riuscito ancora una volta ad essere solida e a non rischiare niente, portando a casa la vittoria alla prima vera occasione da rete, un colpo di testa magistrale di Levan che arrivà là dove non osano le aquile e insacca il cross di Veseli.
Per il resto c’è solo da fare i complimenti a Martusciello per aver dato alla squadra la mentalità giusta per salvarsi quest’anno e una nota di merito va anche a Buchel per questa gara, riuscito a calarsi molto bene nel ruolo di Dioussè, forse anche meglio del giovane africano, dando a centrocampo delle ottime geometrie. Adesso i punti sulla terz’ultima sono 11, sono molti meno i punti che separano i ragazzi di Corsi dalla tredicesima, quindi forse sarà l’ora, senza perdere l’umiltà, di cercare di navigare in acque tranquille senza più il bisogno di guardarsi indietro e una vittoria a Crotone chiuderebbe definitivamente la pratica salvezza.

a cura di
Gabriele Bagnoli

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