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Conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Roma Chievo
ultima partita del 2016, valevole per la 18 giornata serie A campionato 2016/17. Appuntamento giovedì 22 allo Stadio Olimpico di Roma.
INFORTUNATI:
Florenzi lunedì ha cominciato la corsa lineare, nei tempi previsti, dopo 7 settimane. Inizierà nelle prossime settimane i carichi per poi verificare le condizioni. Paredes corre ma ha fastidio alla caviglia, difficile che sia a disposizione. Manolas infortunio muscolare alla coscia destra. Totti, De Rossi e Nainggolan da valutare.
REAZIONE SCONFITTA TORINO
I ragazzi hanno reagito benissimo. Nello spogliatoio è venuto fuori un discordo molto bello: Non bisogna buttare via in cinque minuti. La sconfitta da fastidio, ma la squadra deve mantenere intatta l’ autostima per tutto quello che si è fatto. Se vedete il video dell’ allenamento di ieri ci si rende conto dell’ entusiasmo del gruppo e la voglia di vincere contro il Chievo.
CHIEVO
Maran ha fatto un ottimo lavoro, allenatore da campo vero, insegna la squadra. Squadra corta, gioco alto. Attaccanti forti. Dobbiamo essere attenti sulle verticalizzazioni improvvise. Se fai possesso palla male ti aggrediscono. C’è l’ esigenza di vincere assolutamente la partita.
IL CONTRATTO
Ho sempre detto le stesse cose. Ci sto ad avere l’ imposizione di vincere, la squadra è forte. Ma poi si valuta quanto la squadra ti segue e esprime le proprie potenzialità. A dicembre si fa un consultivo, in confronto alle migliori squadre europee, sotto la mia guida 81 punti. Siamo sopra la media delle grandi squadre. Ora ci sono i presupposti per andare avanti, poi a fine anno si rifà un consultivo. Vincere con il Chievo è fondamentale. Attualmente a questi ragazzi vanno fatti i complimenti, sono orgoglioso di loro aldilà dell’ amarezza dei risultati. Poi a fine anno si fa l’ inventario, cose positive e negative. Poi se dicessi visto che non ho vinto nulla fatemi 5 anni di contratto. In ogni azienda va portato un risultato.
MARIO RUI
Non è pronto, ma sta lavorando bene.
GERSON
Lui è stato preso di mira questi giorni ma ha 1/15 di responsabilità sulla sconfitta di Torino. Può giocare, sulla fascia come sabato, o come centracampista offensivo. Il suo dirimpettato Alex rnon ha fatto niente, non capisco quest’ accanimento. Se non fosse cambiato il risultato e non fosse stato ammonito l’ avrei tenuto in campo. Casomai la colpa datelo a me, non distruggetelo, ci avevate già provato con Emerson.
PERCHE’ SQUADRA RAGAZZINA
In alcuni momenti abbiamo fatto vedere un volto diverso dal valore della squadra. Siamo stati ragazzini a Cagliari o sul finale della partita di Bergamo. Il nostro portiere si riferisce a questo, penso. E’ quello che è venuto fuori nell’ analisi nello spogliatoio domenica. Perdere contro la Juve ci può stare, abbiamo perso in maniera degna, aggredendo alto. La squadra si è comportata bene. Lui ha sintetizzato in base al suo vocabolario. Bisogna fare risultati con le squadre inferiori e poi fare vittorie con squadre importanti, come abbiamo fatto.
PEROTTI ED ELSHAARAWY VOGLIONO GIOCARE A SINISTRA?
“Sì, Se glielo chiede, lo dicono anche a lei. Di solito si fa così per la palla imbucata, il gioco di Zeman ha insegnato questo. Io non sono molto d’accordo, ma c’è da fare opera di convinzione e farli trovare in situazioni diverse, di là non ci hanno mai giocato ma non è dipeso da questo. Dipende dal ruolo che ho, e dal fatto che avevo dei calciatori mezzi e mezzi che non avrebbero finito la partita, Bruno Peres era rischioso farlo giocare anche 15′, Salah non sarebbe durato. Dovevo far passare 30-40 minuti di partita con palla addosso e in questo Gerson è bravissimo, in futuro se impara a perdere qualche palla di meno può diventare uno dei due davanti alla difesa, l’abbiamo fatto anche con Pizarro. Ha meno attenzione, più responsabilità per la delicatezza del ruolo. È meno leggero per la perdita di palla davanti alla difesa o da trequartista”.
SUL MERCATO
“Ascolteremo i giocatori se qualcuno vorrà andare via. Tenere quelli che hanno giocato poco forzandoli li fa scontenti, meglio non creare problemi. In entrata ci stiamo confrontando e visto quello che ci è successo a livello di infortuni, forse un centrocampista, se capita lo potremmo acquistare. Poi per il resto ci sembra una situazione tranquilla”.
COSA INTENDE PER ‘VINCERE QUALCOSA’
“Dopo oggi non ne parlo più, a fine anno si guardano gli elementi che ci sono per continuare. Viene febbraio, viene marzo e si parla con la società, si guardano gli elementi per poter andare avanti. Ho firmato un contratto anche 10 anni fa, quando sono andato via lo avevo per altri due, sono arrivato sesto e sono dovuto andare via. Da parte vostra c’era la presa di coscienza che questa squadra potesse fare di più. Poi ho chiesto diverse volte allo Zenit, nessuno mi ha chiesto niente della Roma. Voi siete gli stessi, gli allenatori che sono stati qui vincono da altre parti e voi li massacrate. È segno che le cose si modificano. Si arriva vicino a quella data lì, si fanno le analisi corrette. Abbiamo determinato gli elementi per andare avanti o no? Chi è quello scomodo? Se non vinco è giusto far posto a un altro. Per scrivere avete obiettivi? Sono meno riconosciuti, voi siete sempre gli stessi”.
SULLE DIFFERENZE E SIMILITUDINI CON SARRI
“Prima ero più simile a lui, ero più rigido. Questo lo puoi fare piano piano, quando hai costruito la squadra. Le caratteristiche dei giocatori sono importanti, ci sono giocatori che fanno meglio delle cose e peggio altre. Lui è bravo, penso al gioco del Napoli e lo apprezzo. È il più bravo di tutti. Non c’è la perfezione completa ma lui tenta di sfruttare un difetto. Lui mette tutto quando lavora con la sua squadra. Io invece mi sono ammorbidito, sono andato a cambiare qualche situazione tattica, dettata anche dagli infortuni. Abbiamo cominciato con la difesa a quattro, poi ci si è messo anche il quinto. In difesa si sono troppi infortunati e non ho doppioni. Nel mettere dentro altri giocatori ho modificato qualcosa. Penso che entrambe abbiano difficoltà, ma il gioco del Napoli è più definito. Il possesso palla metterà in difficoltà il Real Madrid, li costringerà a fare qualcosa a cui non sono abituati”.
PERCHE’ DAL 2001 ARRIVATE SECONDI MA NON VINCETE MAI?
“Le insidie sono tante e non è facili arrivare secondi, anzi siamo stati bravi. Proviamo sempre a fare qualcosa di più. I giocatori devono ragionare con l’obbietti di migliorarsi sempre. Devono imparare ad accettare la considerazione dura del risultato e del lavoro svolto. L’Italia ha bisogno della professionalità che purtroppo manca ed i giocatori lo devono sapere. Serve più rispetto verso la propria professione. Poi arrivi in fondo e c’è un altro più bravo. È difficile quando sono così perfetti e riescono a sfruttare quello che hanno a disposizione. Qualche risultato doveva essere diverso ma secondo me il lavoro della Roma è molto dignitoso”.
DOMANI GIOCANO ELSHAARAWY E VERMAELEN?
“El Shaarawy ha avuto un problema all’adduttore, lo ha nascosto solo per farci vedere che c’era. È un ragazzo eccezionale e va sostenuto caratterialmente. Gli piace prendere il pallone e andare sull’esterno mentre se gli fai fare l’Insigne gli piace di meno. Lui la vuole sui piedi e passare con la sua abilità tecnica. Deve migliorare nella lotta, come qualità, finalizzazione, fa vedere le sue qualità rientrando col destro, col mancino meno. Chi ha qualità assoluta su tutto il piede, usa l’altro un po’ di meno. A destra dovrebbe andare più per il cross, se n’è cominciato a parlare ma bisogna metterla in pratica. Vermaelen può darsi che giochi”.
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