Con questa vittoria l’Empoli si tira momentaneamente fuori dai guai mentre il Cagliari torna in Sardegna con zero punti.
Tonfo fragoroso per i rossoblù, al secondo k.o. di fila e con la difesa, la peggiore della Serie A e degli altri quattro maggiori campionati europei con 39 gol al passivo, ancora una volta sul banco degli imputati, dove finisce anche il tecnico Rastelli, sulla cui panchina si allungano ombre minacciose in fondo ad un’altra prestazione negativa, al di là del rigore sbagliato da Joao Pedro e da quello inizialmente concesso poi non assegnato da Rizzoli attorno al quale la partita poteva girare dalla parte dei sardi.
L’Empoli ha approcciato il match come meglio non poteva, ma è stato aiutato anche dal Cagliari che per la seconda volta consecutiva non ha mai tirato in porta, eccezion fatta per il rigore (poi sbagliato), una squadra opaca, senza gioco e senza anima, specchio del proprio allenatore che versa in uno stato di totale confusione tattica e di gestione del gruppo, i continui esperimenti, i giocatori scarichi e spesso fuori ruolo si sono dimostrati imponenti di fronte a tanti, ormai troppi avversari, gli infortuni ci sono ma non possono essere costantemente un alibi: è evidente che qualcosa di importante non va.
Insomma il presidente e il ds Capozucca ci stanno pensando su, perchè per mettere fine a questa indecente agonia, occorre il coraggio di saper prendere decisioni anche drastiche ma obiettivamente necessarie, a partire dal ritiro punitivo imposto per preparare al meglio la prossima gara interna di Giovedì contro il Sassuolo, che in caso di risultato negativo porterebbe il tecnico di Torre Annunziata verso l’esonero. Il ritiro infatti sa tanto di ultimatum a Rastelli che è sempre più in discussione, dato che per la panchina si fanno i nomi di Stramaccioni e Mandorlini che fu già contattato da Giulini quando allenava il Verona.
