Tra i tanti meriti e i tanti punti di forza che Maurizio Sarri ha trasmesso al suo Napoli ci sono sicuramente il bel gioco, ordinato ed ammaliante, l’ottima fase offensiva e la spericolata fase difensiva, sempre in uno contro uno e di anticipo che spesso è la croce degli azzurri. In diverse occasioni il tecnico livornese è stato accusato di non essere in grado di trasmettere la cattiveria agonistica giusta ai suoi giocatori e di non riuscire mai ad incidere con le sostituzioni in corso d’opera: accuse da cui egli stesso si è difeso sottolineando come la partita vada preparata e vinta nei giorni che la precedono, prima di vincerla sul campo.
IL MATCH
Nella gelida notte di Sabato un San Paolo, decimato dall’incredibile ondata di gelo, aveva assistito ad un primo tempo decisamente brutto e sottotono degli azzurri, impegnati nell’anticipo della diciannovesima giornata contro la Sampdoria.
Hysaj, influenzato e dunque a mezzo servizio, aveva insaccato il primo autogol stagionale del Napoli ed il tabellone recitava 1 a 0 per la squadra allenata da Giampaolo, che aveva controllato agevolmente tutte le sortite offensive azzurre sino a quel momento.
Il Napoli del secondo tempo è una squadra totalmente diversa rispetto a quella vista nella prima frazione di gara, complice molto probabilmente la strigliata di mister Sarri negli spogliatoi, decisamente deluso dalla mancanza di cattiveria e di idee della sua squadra. I cambi del secondo tempo sono due e sono entrambi decisivi per le sorti del match: Zielinski subentra ad un discreto Allan, portando velocità e imprevedibilità alla manovra azzurra, mentre Gabbiadini rileva un impassibile Jorginho in una disperata mossa offensiva. Gli azzurri, schierati così con uno spregiudicato 4-2-4, riescono a pareggiare la partita prima con Gabbiadini da distanza ravvicinata e trovano in seguito la vittoria nei minuti di recupero grazie al goal provvidenziale di Tonelli, che al minuto 94 sfrutta la percussione di Strinic ed insacca un rigore in movimento.
VITTORIA MAZZARRIANA
Un Napoli quasi Mazzarriano per la rimonta e per lo spirito ha finalmente conquistato la prima vittoria in zona Cesarini dell’era Sarri rimontando e ribaltando una partita che nel primo tempo sembrava essersi incanalata su binari negativi. La grande prova di carattere degli uomini di Sarri ha trovato la giusta sintesi nel goal vittoria di Lorenzo Tonelli, centrale difensivo arrivato dall’Empoli, che dopo 6 mesi tra infortuni ed incomprensioni tecniche ha finalmente visto il campo regalandosi la prima gioia in campionato. Il difensore romagnolo non ha brillato eccessivamente in fase difensiva, esibendosi in qualche errore fisiologico dettato dalla mancanza di una perfetta forma fisica, essendo stata questa di fatto la sua prima partita stagionale. Il suo coraggio e la sua cattiveria tuttavia sono state bandiera di un Napoli cinico e corsaro, che nonostante lo svantaggio causato dall’ennesima amnesia difensiva è riuscito a rialzarsi ed a rimontare grazie agli innesti dalla panca e grazie al suo allenatore. Il tecnico di Figline Valdarno, sfruttando anche la superiorità numerica in seguito all’espulsione di Silvestre a metà secondo tempo, ha saputo rischiare il tutto per tutto proponendo un modulo ultra offensivo, che ha di fatto permesso a Gabbiadini di segnare il secondo goal in due partite. L’attaccante bergamasco è subentrato con la consueta poker face e si è subito reso pericoloso in diverse occasioni finalizzando la più nitida con freddezza. Con un Milik che brucia le tappe e pronto per Febbraio ed un Manolo così serviva davvero acquistare Pavoletti? Il bomber ex Genoa era seduto Sabato sera sulla panca azzurra, tuttavia il compito di riaprire il match è stato affidato da mister Sarri a Gabbiadini.
a cura di Matteo Cascella,
articolista e referente giornaliero del Napoli per Voti-fanta.com
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