Vigilia di Coppa Italia per l’undici di Mihajlovic che vedrà opporsi al Milan per due volte nel giro di cinque giorni. Sfide con importanza diversa visto il crescente disinteresse che purtroppo attanaglia la nostra bistrattata Coppa nazionale da troppi anni a questa parte. Sorprese non proprio piacevolissime dai convocati (qui la news), restano fuori Castan e Iago dall’elenco, entrambi per problemi fisici la cui effettiva importanza verrà valutata di giorno in giorno. L’impressione è che si tratti di riposi precauzionali per due elementi che non si sono certo risparmiati in questa stagione risultando spesso e volentieri decisivi.
Ma in questi giorni l’attrattiva principale per tifosi e addetti ai lavori è certamente il calciomercato, tourbillon di voci, trattative vere o presunte tali. Il Torino di Petrachi è partito col botto da questo punto di vista, l’acquisto di Iturbe per importanza del giocatore e celerità dell’operazione ha lasciato tutti piacevolmente sorpresi. Un nome “pesante” in cerca di rilancio che potrà dare da subito il suo contributo innalzando, e non di poco, il livello qualitativo dell’attacco granata.
Da non sottovalutare anche il riscatto anticipato di Iago Falque dalla Roma, indizio chiaro da parte di Cairo di voler gettare le basi per un futuro improntato alle ambizioni e non più soltanto alla valorizzazione dei calciatori giovani e non. Si cercava un centrale ed è arrivato Carlao, non certo uno di quei nomi che ti fanno correre all’aeroporto con sciarpa e bandiera al seguito, ma un elemento di sicura esperienza ed affidabilità che potrà entrare nel roster dei titolari ben presto.
Notizia di oggi è l’aggregazione al gruppo, per il momento in prova, del giovane centrocampista belga Martin Remacle arrivato dallo Standard Liegi. 19 anni, tanta voglia di emergere e fama di nuovo Witsel, verrà valutato da Mihajlovic che deciderà se inserirlo nella rosa della prima squadra o fargli terminare il processo formativo nella Primavera.
Ma il vero grande obiettivo del Torino per dare la svolta decisiva alla propria mediana è sicuramente Lucas El Pata Castro, indicato dall’allenatore come uomo giusto per il proprio centrocampo. Castro incarna l’identikit perfetto della tipologia di giocatore funzionale al progetto tattico di Mihajlovic: quantità, qualità, grinta ed inserimenti. La trattativa non è affatto semplice, comprare nella bottega di Campedelli è sempre impresa ardua, i clivensi non hanno certo bisogno di soldi per salvare i bilanci sempre perfettamente in regola. Più di otto milioni è la richiesta dei dirigenti del Chievo mentre Cairo non vorrebbe superare i sei ma i margini per continuare a parlare ci sono tutti, così come la volontà di concludere un’operazione che sarebbe vantaggiosa per entrambe le parti.
Mihajlovic aspetta Castro e nel frattempo pensa al suo recente passato con la voglia di un doppio sgambetto che avrebbe un sapore ancora più gustoso.
A cura di Paolo Cassano
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