Le parole del tecnico del Napoli dopo la vittoria per 1-2 a San Siro contro il Milan di Montella.
SULL’INCONTRO CON GALLIANI
“Con me è sempre molto carino, ogni volta che vengo a San Siro mi fa i complimenti e da lui, che ha alzato diverse volte la Champions, fanno particolarmente piacere“.
SULLA PARTITA
“Sapevamo che questa partita fosse difficilissima. Vincere, anche soffrendo, dà soddisfazione visto che non era una delle nostre caratteristiche, siamo contenti per questo. Ora non pensiamo ad altro, se non alla gara di martedì“.
FIRMEREBBE PER IL SECONDO POSTO?
“Con i giornalisti bisognerebbe smettere anche di parlare, se si tira fuori una frase da un contesto si può scrivere quello che si vuole. Non ho la presunzione di vincere tutto, ho detto che se 10 anni fa avessi firmato per qualcosa avrei firmato per la Serie B, e avrei fatto una cazzata“.
SUI COMPLIMENTI DI SACCHI
“Devo a lui se faccio questo lavoro, lo sà benissimo, perché vedendo le sue squadre mi ha fatto scattare qualcosa, mi sono appassionato all’allenamento. Ho visto un ordine tattico che prima non c’era, amo questo mestiere per merito, e certi giorni penso per colpa…sua“.
SU MARADONA
“Per la mia generazione è ancora più emozionante, incontrarlo mi ha commosso, vederlo è sempre emozionante e vederlo a Napoli è un’emozione anche diversa. È il simbolo di una città, non di una squadra, è qualcosa di più grande“.
SULLA MENTALITA’ DEL NAPOLI
“La gara era in mano nostra fino a quando abbiamo verticalizzato e attaccato gli spazi, poi abbiamo iniziato a palleggiare e bastava un errore in uscita per rimettere in bilico la gara. Da un certo punto di vista abbiamo commesso l’errore di sempre non dando il colpo di grazia quando l’avversario barcollava, ma da un altro aspetto è stato bello vedere che siamo riusciti a reggere“.
SU MERTENS ED IL RIENTRO DI MILIK
“Su Arek faremo le nostre valitazioni di settimana in settimana, non so quando tornerà e quando sarà ad alti livelli, l’importante è che la squadra continui ad avere questo livello di pericolosità offensiva. In alcuni momenti potremmo avere bisogno di qualcosa di diverso a Mertens centravanti, è una fortuna più che un problema, a breve avremo a disposizione altre due punte“.
SUI GIOVANI
“Devono capire di avere grandi potenzialità, questo non vuol dire perdere umiltà, ma essere consapevoli che con pochi passi possono crescere molto. Serve cattiveria, attenzione e determinazione, ma sono poi quei piccoli passi in avanti che riescono a pochi. Portare un giocatore dall’80 al 95% è facile, giungere poi al 100 è la cosa più difficile se si vuole diventare una grande squadra. Una buona squadra lo siamo già“.