Nicola:”Alcuni convocati ma non disponibili”

INTER BASTONATA IL UCL. CONDIZIONE UDINESE
«L’Inter è una squadra dalle grandi qualità e perciò me l’aspetto agguerritissima. La nostra intenzione è quella di fare male a qualsiasi avversario. Ma voi sapete da dove siamo partiti noi e ora, dopo quattro partite molto difficili e competitive, possiamo dire di aver centrato un primo obiettivo, ossia quello di avere maggiore concretezza difensiva. Siamo fra le prime 5 squadre in serie A nel rapporto fra occasioni create e gol fatti. Ora inizia un’altra fase, ossia quella di migliorare la fase di costruzione del gioco senza perdere di vista l’equilibrio tattico, in modo da essere ancora più efficaci».

RECUPERI INFORTUNATI
«Sicuramente, gli infortunati hanno ripreso ad allenarsi con il gruppo ed iniziano a migliorare anche da un punto di vista tattico e mentale oltre che fisico. Alcuni giocatori, pur non potendo ancora calcare il terreno di gioco, vengono convocati ugualmente perché devono riprendere l’abitudine a stare con la squadra. È il caso di Barak, che è rientrato in gruppo ieri ed è stato convocato per riassaporare l’aria del gruppo».

UDINESE PRONTA AL CONTROPIEDE
«Abbiamo sempre cercato, da quando siamo arrivati, di aggiungere qualcosa al nostro modo di giocare, di partita in partita. Finora ci siamo riusciti, io preferisco un tipo di gioco più dinamico perché ti dà la possibilità di costruire azioni, ma allo stato attuale non abbiamo la possibilità di applicarlo per tutti i 90 minuti, perciò abbiamo deciso di lavorare molto sulle ripartenze».


IMPORTANZA RECUPERO BHERAMI
«A me mancano tutti quelli che non riescono a dare il 100% e così è stato anche per Valon contro i nerazzurri. Noi abbiamo visto che senza Valon difettiamo della pressione coordinata con una certa veemenza, ma sono altresì convinto che dando fiducia a tutti e lavorando con il gruppo intero aumenteremo il numero dei giocatori che potranno essere utili alla nostra causa».

STRATEGIA
«Noi siamo dell’idea di poter arrivare a domare tutti i tipi di avversari. È chiaro che il nostro intento è quello di costruire occasioni senza dimenticarci chi siamo e da dove partiamo. L’idea di mettere in difficoltà l’Inter c’è ma per farlo dovremo mettercela tutta senza pensare a quando farlo. L’obiettivo è quello di essere il più possibile continui».

CONCENTRAZIONE IN FASE DIFENSIVA
«Assolutamente sì. Per farlo però devi pensare e mettere in pratica il tuo compito contemporaneamente perché la concentrazione è anche frutto di un qualcosa al tempo stesso dimamico e non dinamico. Noi con l’Atalanta abbiamo difettato di concentrazione solamente dopo il paolo di Fofana, lì ci siamo disuniti e la squadra ha sofferto la ripartenza atalantina, pertanto non direi che abbiamo tutt’ora dei cali di concentrazione. Anche su questo aspetto, però, per vedere dei miglioramenti conta solo la dedizione al lavoro».

LASAGNA IN PANCHINA?
«I ragazzi si son resi conto che nel nostro modo di allenare nessuno viene dimenticato, perciò tutti devono pensare che prima o poi possono giocare, ciò è fondamentale per non perdere la competizione all’interno del gruppo. Riguardo alla domanda, però, non voglio dare troppi punti di rifertimento».

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