Risultato ancora una volta esaltante per i giallorossi, un 4-1 che non lascia repliche all’ex rivale biancoceleste Mihajlovic(a proposito, auguri a lui quest’oggi) e al suo tridente d’attacco tanto temuto.
Importantissimi segnali arrivano dall’attacco, reparto che l’anno scorso fatica a mettersi in moto a causa ,paradossalmente, di chi è divenuto protagonista in positivo in questa stagione: Edin Dzeko. Bomber che già sul 2-0 ha mostrato una nuova versione di sé stesso: ecco che sale in cattedra l’Edin egoista, la prima punta testarda, quella che non dà mai via la palla al compagno smarcato, voleva dare più dispiaceri ad Hart, ma così non è stato, per questa volta. È però un ottimo punto a favore del bosniaco, tante volte gli è stato detto di essere fin troppo altruista, anche in questa stagione, ma Dzeko ora sa di cosa è capace, sente di essere nell’anno di grazia, e allora perché non approfittarne quando il risultato è rotondo?
Dzeko in sinergia con Salah, che sigla il secondo gol e solo il palo gli nega la gioia della doppietta personale. La coppia più prolifica del campionato è tornata dopo la pausa causa Coppa d’Africa ed è più agguerrita che mai: grazie ai bonus di ieri Dzeko sale al primo posto sia in classifica marcatori italiani con Higuain, sia in classifica Scarpa D’oro grazie ai 19 centri messi a segno finora, Salah invece sigla la sua nona rete in stagione. Sono 28 reti in totale per i due, che battono proprio la coppia Belotti– Iago, affrontata ieri, ferma a 27 e la coppia bianconera Higuain-Dybala(26).
Con l’ex Chelsea in campo è quasi un gioco da ragazzi trovare la via del gol per gli uomini di Spalletti: con lui 42 gol fatti in 17 gare, senza di lui 12 in 8 match, la media dice 2,47 reti a partita contro 1,5.
Non solo Salah: l’altro baluardo dietro a Dzeko porta il nome di Nainggolan. Terza rete di fila, score totale che sale a 7 in stagione oltre all’assist decisivo per il bosniaco sul primo gol. Loro tre davanti, coadiuvati da un Peres che sembra aver trovato finalmente la sua ottimizzazione anche in zona difensiva (senza dimenticarci di Emerson, sempre più fondamentale nell’11 titolare) lasciano ben poco spazio a Perotti, ieri in campo solo al 91′. Non c’è più spazio per l’argentino?
A cura di
P. De Salve
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