Lo abbiamo detto e ridetto. Trovare le motivazioni, in un campionato a 20 squadre e nel quale a Gennaio quasi tutti i giochi sono fatti, è quasi un’impresa per le compagini di metà classifica. Mancano 12 giornate alla fine e sono almeno 9 le squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato. E se 8 di queste faticano a fare risultato, la Sampdoria è l’unica, insieme a Juventus e Atalanta, a non aver mai perso nelle ultime 5 uscite. Anche dopo partite come quella di ieri, che il Palermo, che l’obiettivo ce l’ha. eccome, ha dominato a grandi tratti, assaporando, fino al 90esimo, una vittoria che tutto sommato avrebbe meritato. Ma, come all’andata, c’è voluto un guizzo, questa volta di Quagliarella, per evitare la sconfitta all’ultimo respiro. Poco da salvare sotto il piano del gioco, coi tre baby talenti. Praet, Djuricic e Schick che sono incappati in una giornata no, ma hanno talento e lo si vede anche nelle giocate più banali. Si è sentita la mancanza di Torreira, con Giampaolo che ha alternato diversi play in mezzo al campo, ma tutti hanno sofferto il dinamismo dei mediani rosanero. Ci sono voluti i cambi per dare una scossa alla squadra: Muriel, come al solito, ha spaccato la partita, regalando l’assist a Quagliarella dopo una bella percussione, nata da un pallone rubato da Bruno Fernandes, altro innesto a gara in corsa. Nota di merito, come al solito, per Viviano, decisivo con alcuni interventi da campione. Sabato prossimo si torna al Marassi, e ospite di turno sarà il Pescara di Zeman. Per fare sei, magari ritrovando il gioco. Quello latita, i risultati sorridono. E per fortuna, nel calcio, è questo quello che conta.
Angelo Giordano
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