Le notizie sul closing possono essere una distrazione per la squadra?
Non voglio che la squadra abbia alcun alibi, perché non ne abbiamo. Io devo usare tutte le mie energie per allenare bene la squadra. I ragazzi hanno sempre mostrato una grande maturità e attaccamento alla maglia
Sarà una partita difficile contro il Chievo?
Sì, come sempre. A questi livelli si soffre sempre e anche la nostra storia recente lo dimostra. Sono contento che la squadra sappia soffrire. Il Chievo è una realtà del nostro campionato e c’è da far loro i complimenti
Il sostegno dei tifosi è importante, cosa dire?
Sono sicuro che ci saranno tanti tifosi, li sento molto vicini. Si identificano molto rispetto a quello che stiamo proponendo e hanno capito che questa realtà non è quella di qualche anno fa
Due sconfitte, poi la svolta. Una questione di mentalità?
Sampdoria e Udinese per come abbiamo giocato non erano sconfitte meritate e condizionano la classifica attuale. Abbiamo avuto un rendimento costante anche recuperando partite con il cuore anziché con la tattica. Abbiamo perso punti, ma abbiamo superato il momento difficile con lo spirito di gruppo e un pizzico di fortuna.
L’Europa è un obiettivo. Come sarà la lotta?
La lotta ci sarà fino alla fine e si inserirà anche la Fiorentina. Le prime tre saranno quelle che sono ora davanti. Noi siamo in corsa e dipende da noi. Se avremo questo rendimento sono certo che arriveremo in Europa, dovremo pensare a noi stessi.
Chi giocherà in difesa? Romagnoli come sta? Abate?
Alessio è recuperato e si è allenato col gruppo. Vediamo se lo farò giocare, ma è recuperato. Abate rispecchia lo spirito di questo Milan, col Sassuolo ha giocato gli ultimi minuti senza vedere da un occhio. Lui e i ragazzi stanno dimostrando un grande spirito di appartenenza”.
A centrocampo? Possibile che Sosa e Locatelli giochino assieme?
Ci stiamo lavorando, vedremo.
a cura di Alberto Bazzerla