Succede sempre più spesso: Gazzetta e Corriere sembrano vedere le partite in maniera totalmente differente. Scontri tra giudizi, eclatanti le differenze ogni giornata: noi fantallenatori siamo stanchi, non ne possiamo più di vedere così tante disparità nei quotidiani a cui affidiamo a volte anche tutti i nostri risparmi. Criteri di giudizio opposti, non ne possiamo più: c’è chi dice che la cosa migliore sarebbe quella di prendere la media tra i due, come a dire che la verità sta nel mezzo, e forse andrebbe meglio così.
Certo che quello che è accaduto questa giornata ha dell’incredibile: quattro voti sui quali bisognerebbe riflettere un po’, visto che presentano una differenza di 1,5 punti, troppi dal poter ritenere una cosa passabile. Già le differenze di un voto sono eclatanti: sono tante anche quelle di questa giornata(vedi qui), le accettiamo anche se con un po’ di rabbia. Giudicare però con più di un punto di differenza risulta incomprensibile, come Sosa: migliore in campo per la Gazza, “sofferente” per il Corriere. Analizziamole di seguito, con le spiegazioni dei pagellisti di entrambi i quotidiani:
SOSA, Milan:
Gazzetta (voto 7)
“Applausi per Bacca? Certo, ma tenetene qualcuno per José, che vale il voto di Carlos. Doppia fase impeccabile: restituito al pallone“
Corriere (voto 5,5)
“Aveva trovato la sua mattonella da regista, perché spostarlo nel ruolo di mezzala?”
ALEESAMI, Palermo:
Gazzetta (voto 6)
“Tipo tosto, ostinato, un vero duro. Si arrende per ultimo“
Corriere (voto 4,5)
Nessun commento, ma risulta il voto più basso dei rosanero insieme a Posavec(un disastro).
VIVIANI, Bologna:
Gazzetta (voto 6)
“Prova a sorprendere Strakosha su punizione. Uno dei pochi che cerca di dare ordine“
Corriere (voto 4,5)
“Gli avversari lo sovrastano – e fin da subito – per rapidità di pensiero e fisicità. Soffre, traccheggia, sbaglia molto. Non ha un’idea che sia una.”
MISSIROLI, Sassuolo
Gazzetta (voto 5)
“Da metodista fatica a imprimere velocità al gioco“
Corriere (voto 6,5)
Nessun commento, consideriamo però che è il voto più alto dei neroverdi.
