FOCUS ATALANTA: Mai una gioia (ma solo fuori dal campo). A cura di Sebastiano Moretto

L’Atalanta, sul più bello e quando mancano una decina di partite alla linea d’arrivo, si ferma. Non in campionato, bensì per quanto accade sugli spalti della Curva Nord da un anno e poco più a questa parte, più precisamente dalla partita contro l’Inter del gennaio 2016.
Prima e dopo il suddetto match con la squadra di Milano, gli ultràs atalantini si sono resi noti per degli scontri con la tifoseria ospite che hanno creato disordini fuori dallo stadio ed in centro a Bergamo; tutto ciò era dovuto, oltre che all’atto violento, anche all’uso di sostanze stupefacenti nei pressi di bagni di alcuni bar situati a pochi passi dallo stadio o dentro esso.
Come hanno filmato le telecamere, i supporter dei nerazzurri si davano appuntamento con gli spacciatori e dopo di che sniffavano, si coprivano il volto e si preparavano a compiere atti violenti.

Lo spaccio di droga e men che meno rapine ed estorsioni non sono
mai state parte del tifo organizzato nerazzuro nei suoi oltre 45 anni di
attività. Anzi la Nord ha sempre odiato curve avversarie diventate
schiave di questi problemi”
recita uno dei tre punti riportati in un comunicato della Curva Nord Bergamo 1907. Gli stessi sostenitori si ritengono delusi nel vedere accostati tali accadimenti col fatto dell’abuso di droghe e non si stupiscono che queste voci siano uscite proprio nel momento in cui è in corso una sentenza per il processo sull’associazione a delinquere della Nord. Il loro unico compito sarà quello di dimostrare che chi indossa nei video un indumento riconducibile all’Atalanta sia estraneo a quanto accaduto.
Nel corrente processo, l’imputato principale è visto in Claudio Galimberti, detto “Bòcia“. Un personaggio davvero particolare, Galimberti, che seppur condannato a tre anni di carcere si pensa che faccia ancora il direttore di 400 burattini-ultràs.
La domanda da porsi è “Quali interessi ci sono dietro a tutto questo?” perché, ormai lo sappiamo, nel calcio comandano anche le Curve.
Totalmente convinta, però, la Nord di essere esclusa da questo ennesimo brutto fatto che accomuna la malavita al gioco più bello del mondo anche se, comunque, le immagini parlano chiaro.
Talmente limpide che la polizia ha effettuato, in quest’operazione “Mai una goia“, 30 Daspo, 10 provvedimenti di cessata attività per esercizi commerciali ed indagato 41 persone.

Un clima caldo, quello presente a Bergamo, in questi giorni. A quattro giorni da una partita importantissima, contro l’Inter (toh!), la squadra dovrà tapparsi le orecchie e continuare ad ascoltare gli ordini del sergente Gasperini.
Peccato, però, siccome contro la Fiorentina erano presenti 20 000 spettatori. A Milano non si sarebbe mai potuto ripetere un numero del genere, ma se la maggior parte dei tifosi in trasferta è rappresentata dagli ultràs…



A cura di Sebastiano Moretto

Lascia un commento

P