Milan, Montella:”Sappiamo come batterli.”

Lo Stadium non spaventa Montella. Ecco le sue parole in conferenza stampa:


Battaglia allo Stadium“Non
sarà una finale, ma l’atteggiamento deve essere quello di una finale.
E’ una sfida quasi proibitiva per il cammino della Juventus in casa, ma
vogliamo vincere. Dobbiamo mettere in campo già da oggi l’atteggiamento
giusto”

La partita del Barcellona
“E’ stata
una gara emozionante, con tanti risvolti. Con tanti umori dentro la
partita. Mi dispiace per il Psg e mi fa piacere per il Barcellona. Il
calcio è in grado di regalare emozioni incredibili e soprattutto è
importante sottolineare quanto sia fondamentale l’aspetto mentale”

Sulla panchina della Juve in futuro?
“Era solo un’intervista… Ho detto chissà e non magari…”

Ostacolo Juve
“La
Juve è fortissima, sa aspettare e colpire nel momento giusto. E’ capace
di comandare il gioco quando serve e lasciare il pallino agli avversari
quando vuole. E’ una squadra che sa vincere, ma anche perdere.
L’importante è giocare senza timori, altrimenti non ci sarebbero
speranze. I tre punti con la Juventus valgono come quelli col Chievo,
anche se ci permetterebbero di avvicinarci di più alle posizioni alte
della classifica. Rispetto alle altre partite giocano in maniera
diversa, ma potrebbero anche cambiare ancora rispetto agli ultimi match.
Mi aspetto di tutto da Allegri. Conosciamo tutto della Juve, pregi e
difetti”

Formazione
“Locatelli ha la febbre e
vedremo se potrà essere recuperabile. Suso si è allenato ieri e c’è
ottimismo. Ho alcuni dubbi per la formazione. Ho 14 titolari in
testa…”

L’assenza di Bonaventura

“Ci ha
dato tantissimo ed è un calciatore straordinario. E’ forte e quando
mancano i giocatori forti, dispiace. Ma non ci ho mai pensato, perché
non posso incidere sulla sua assenza. Dobbiamo giocare mettendo in
risalto le caratteristiche dei calciatori presenti e credo che si possa
fare bene con la Juve”

L’impegno di Champions per la Juve
“La
Juve ha dimostrato di avere un’abitudine importante a competere su
tutti i fronti. Con Allegri sono arrivati sempre fino in fondo. Si
alimentano con le vittorie. Non credo che saranno distratti dal ritorno
di Champions. Se potessi consigliare qualcosa alla Juve, gli direi di
concentrarsi sulla Champions, visto che lo scudetto l’hanno quasi già
vinto…”

Sul futuro
“Non dovreste fare a me
questa domanda. Io ho un contratto e la società mi fa sapere che sono
soddisfatti di ciò che sto facendo. Credo che sia troppo riduttivo
rapportare tutto alle vittorie. Poi, naturalmente, il pensiero della
società vale più del mio pensiero. Noi intanto abbiamo già vinto una
coppa contro una squadra che ha vinto molto più di noi negli ultimi
anni”

Deulofeu
“Ha
dei principi di gioco che si avvicinano a quello che stiamo proponendo.
E’ un giocatore che conosce il calcio, deve migliorare in fase
realizzativa per le potenzialità che ha”

Tabù Stadium
“E’ perchè c’è da poco. Possiamo arrichirla in tanti modi questa vigilia, ma è solo una partita importante”

Milan diverso
“Abbiamo cambiato perchè la squadra si evolve, cresce e anche i singoli crescono. Una squadra è sempre in evoluzione. C’era
insicurezza o sfiducia, non direi paura. I ragazzi sono molto più
convinti e consapevoli. Lo dico consapevole sapendo che un pizzico di
timore può aiutarti a giocare meglio a volte

Il livello del Milan in Europa
“Vedendo
i risultati sicuramente è il nostro miglior prodotto all’estero. A un
livello più basso, se guardiamo l’Europa League, anche la Fiorentina ha
sempre esportato il prodotto italiano ad altissimi livelli. L’obiettivo è
quello di crescere in Europa anche in termini di ranking”

La corsa all’Europa League
“Credo
ci sia meno di una partita di differenza con le altre. Credo che la
storia si risolverà all’ultima giornata. L’Atalanta lotterà fino alla
fine e c’è bisogno di essere equilibrati in queste 11 partite. Faccio
ancora i complimenti all’Atalanta, è fantastica e ahimè, divertente da
guardare da sportivo. Li ammiro molto e sono un bello spot per il
calcio”

Bacca
“E’
un calciatore molto competitivo e io credo molto nei calciatori di
questo tipo. Lavora sempre in maniera ottimale, ci son stati momenti in
cui non era libero con la testa anche in allenamento. E dopo Sassuolo
l’ho visto diverso ed è tornato come negli anni passati. Era una sorta
di cosa che mi rimproveravo in un certo senso quello di non riuscire a
farlo rendere al meglio. Ha fatto cose importanti nella preparazione
dell’azione, un calciatore diverso a livello mentale”.

                                                                                                         di Gian Marco Vignaroli

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